I due esponenti del Movimento: "Questa logica che noidovremmo essere la futura classe dirigente è una falsità"
"L'allargamento di questo fantomatico Direttorio c'è già stato in questi due anni dando nuove responsabilità ad altri". Ad affermarlo sono gli esponenti del M5s Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, che sul "no" di Virginia Raggi alle Olimpiadi di Roma hanno detto: "E' una scelta che ha salvato la Capitale dal dissesto finanziario. Abbiamo visto i bilanci delle edizioni precedenti e sforano tutti rispetto alle previsioni".
"L'unico vero dramma è la scomparsa di Casaleggio. Smentisco tutte le ricostruzioni che leggiamo sui giornali sul direttorio", ha aggiunto Di Maio.
A Renzi: "Sulle Olimpiadi non abbiamo paura, ci si perde" - "Noi non abbiamo detto no per paura della corruzione, ma perché ci si perde". Così Alessandro Di Basttista ha risposto al premier Matteo Renzi, che sabato aveva detto: "Non si bloccano le grandi opere ma i ladri". "Ci siamo messi contro il Pmc, il partito di Montezemolo e Caltagirone che ha sempre governato la capitale e questo ora non succede più - ha proseguito il deputato pentastellato -. Non abbiamo ipotecato il futuro dicendo sì ad una manifestazione che indebiterebbe i cittadini italiani".
"Leader? Le regole valgono per tutti, c'è solo Grillo" - "Questa logica che io e Di Maio dovremmo essere la futura classe dirigente è una falsità. Le regole valgono per tutti", hanno dichiarato Di Battista e Di Maio durante la trasmissione In 1/2 ora. Chi guiderà il Movimento? "Questa non è la kermesse sui problemi del M5s, ma sul programma per l'Italia", in vista delle Politiche del 2018. "Qui c'è solo Grillo, che è sempre stato capo politico e garante, che da quando non c'è Casaleggio deve mettere tutte le sue energie nel Movimento", ha sottolineato Di Maio.
Di Battista: "Assessori? Non metto bocca sulle scelte della Raggi" - "A Virginia Raggi vanno onori e oneri, non metterò bocca sulle sue scelte. E' compito del sindaco di Roma". Così Alessandro Di Battista sulle scelte compiute dal primo cittadino capitolino per completare la sua squadra in Giunta.
Di Maio: "Grillo sempre stato capo politico e garante" - "Grillo è sempre stato il capo politico del Movimento e il suo garante. Ora che Gianroberto non c'è più lui sa che deve impegnarsi da solo", ha affermato Luigi Di Maio.