"Pronto a discutere con Salvini, ma i parlamentari del Movimento non voterebbero mai un governo con Meloni e Berlusconi", ha sottolineato. "Dal Pd - ha aggiunto - ho ricevuto risposte sbagliate, così non ci sto"
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"Sono stati fatti passi in avanti nell'ambito della formazione del nuovo governo che voglio esporre al Presidente della Repubblica". Lo ha detto il candidato premier del M5s, Luigi Di Maio, precisando che illustrerà "anche i tempi rispetto alle scadenze delle altre forze politiche". Sul piano delle possibili intese con Pd e Lega, l'esponente 5 Stelle ha aggiunto: "Sceglierò quel contratto di governo che permette più vantaggi per gli italiani".
"M5s non voterebbe mai governo con Meloni e Berlusconi" - "Con Salvini sono pronto a discutere, ma non per formare un governo Salvini-Di Maio-Berlusconi-Meloni. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle non gli voterebbe mai la fiducia", ha quindi precisato Di Maio durante la registrazione della puntata di "Porta a porta".
"Dal Pd risposte non giuste, così non ci sto" - "Ho proposto un contratto al Pd non per ricostruire il vecchio apparato di potere, quello che ci siamo detto in questi anni resta ma so che c'è un processo interno e io guardo a questo. Ma le risposte che ho ricevuto in questi giorni - e mi sento rispondere anche con dell'ironia - non credo siano giuste, oltre che responsabili, è un modo di rispondere, rispetto a questo momento, che è ingiusto e allora io non ci sto", ha aggiunto.
"Nominato comitato scientifico per analisi programmi" - "Intanto che aspettiamo le evoluzioni interne delle forze politiche - ha proseguito - noi non vogliamo stare con le mani in mano e ho deciso di avviare un comitato scientifico per fare un'analisi dei programma elettorali, guidato dal professor Giacinto Della Cananea, dell'Università di Tor Vergata, che incaricherò di "capire quali sono gli obiettivi convergenti" con Pd e Lega e tra quelli che "ci soddisferanno di piu sceglieremo il nostro preferito".
"Siria? Invitare gli alleati a una soluzione pacifica" - Sul fronte della politica internazionale, Di Maio ha detto: "Proprio perché siamo alleati degli Usa e dell'Occidente credo si debba consigliare i nostri alleati in un'ottica di pace sempre, e quindi mettiamo in moto la diplomazia". L'uso delle basi italiane? "Spero che non si arrivi a che ci chiedano le basi per bombardare la Siria. E' utile come alleati trovare una soluzione che non prevedi i bombardamenti". Il capo politico del M5s ha quindi chiedesto che "ci sia un'inchiesta dettagliata per avere un quadro" sull'uso di armi chimiche da parte di Assad.