"Questa, come qualunque altra obbligatorietà, sarebbe contraria all'articolo 32 della Costituzione sulla libertà alla salute", affermano i deputati pentastellati
"Il ministro Lorenzin sta cominciando a diffondere il messaggio sull'obbligatorietà dei vaccini, tralasciando il dettaglio che questa, come qualunque altra obbligatorietà, sarebbe contraria all'articolo 32 della Costituzione sulla libertà alla salute". E' quanto affermano i deputati M5s, aggiungendo: "Sui vaccini è in atto un gioco delle parti che non ci piace affatto. Viene il sospetto che si stia facendo leva sulle paure dei cittadini".
Fatta salva la premessa che il Movimento non ha una posizione antivaccinista, riteniamo che un tema così delicato debba essere affrontato in modo civile e con estremo equilibrio e non, come in alcuni casi vediamo, come una crociata", aggiungono gli esponenti del Movimento.
"Rendere reperibili i vaccini" - "Le vaccinazioni obbligatorie sono quattro - sottolineano i parlamentari pentastellati -. Peccato che in Italia non siano somministrabili attraverso vaccini singoli o in formato tetravalente. Perché il ministero della Salute non provvede a rendere facilmente reperibili i vaccini singoli o in formato tetravalente? Questa somministrazione potrebbe incentivare la vaccinazione e comunque, prima di pensare a qualunque misura coercitiva, lo Stato dovrebbe rendere facilmente fruibili quei quattro vaccini obbligatori. Si mettono i buoi davanti al carro, non viceversa".
"Uno dei problemi è l'informazione" - "L'obbligatorietà dei vaccini - prosegue il Movimento 5 Stelle - è stata abbandonata da alcuni Paesi europei che pure l'avevano adottata, mantenendo comunque alti livelli di copertura vaccinale grazie a una rete di informazione dettagliata e a servizi di qualità. In Italia invece esiste, per ammissione di tutti gli operatori del campo, un gap informativo su questo tema. Perché nonostante questa affermazione venga da anni condivisa nel tempo non si provveduto a realizzare campagne più capillari e precise?".
"Non bisogna negare i danni da vaccino" - "Negare un servizio come il nido e un diritto come l'accesso alla scuola materna in un Paese dove non ci sono epidemie e nel quale la copertura vaccinale è alta - sostengono ancora i deputati M5s - mentre al contempo i servizi informativi e ambulatoriali sono carenti, delinea un quadro dove qualcosa non torna. Intanto si cominci dalle basi: si diffondano i quattro vaccini obbligatori, si migliorino i servizi e, già che ci siamo, non si negano i danni da vaccino - 673 casi accertati dal ministero della Salute - , per i quali centinaia di persone in Italia attendono giustizia".