Il premier in piazza del Popolo è anche tornato ad attaccare Orban: "Si sciacqui la bocca prima di parlare di noi"
"Sono qui con le mie convinzioni ad una manifestazione del mio partito. Mi rendo conto che il sentiero del dialogo c'è ma è stretto. Fino alla fine spero in un accordo". Lo ha detto Gianni Cuperlo arrivando a Roma, in piazza del Popolo, alla festa del Pd per il Sì al referendum. Renzi: "Il nostro destino è cambiare l'ltalia e dobbiamo farlo adesso".
Renzi: "Il nostro destino è cambiare l'Italia" - "Il nostro destino non è litigare al nostro interno ma cambiare l'Italia. E farlo adesso!". Così Matteo Renzi prendendo la parola sul palco della manifestazione Pd. "In questi mesi abbiamo avuto discussioni e qualche litigio di troppo. Certo le riunioni in streaming sono belle ma molto meglio è tornare ad abbracciarsi in piazza", ha aggiunto.
Renzi: "Referendum è alternativa tra passato e futuro" - Il referendum sulla riforma costituzionale è una scelta tra "futuro e passato - ha quindi detto il premier -. Non abbiamo bisogno di gente che dice no a tutto, no all'Expo, alla Tav, al futuro, a tutto ciò che rappresenta l'Italia. Dobbiamo raccontare cos'è il nostro Sì".
"Ma - ha chiarito Renzi - dobbiamo anche essere in condizioni di capire che questo referendum è l'alternativa tra il futuro e il passato, tra una proposta per il Paese e un compromesso 'alla meno'. Una grande occasione per l'Italia per poter guardare al domani con un briciolo di speranza in più".
Renzi: "Non si usi la legge elettorale come alibi" - "La legge elettorale è stata per settimane il tema di discussione - ha quindi detto Renzi riferendosi alla frattura interna al Partito Democratico - e voi sapete che secondo me è un tema ingiusto perché a mio giudizio questa legge va bene, ma compito di chi fa politica è farsi carico di altri. E allora non abbiamo aperto ma spalancato le porte sulla legge elettorale. Ora non si usi la legge elettorale come alibi perché siamo pronti a cambiarla. Il punto non è più questo ma è se vogliamo continuare a guardare soltanto la nostra storia o ci va di parlare finalmente del futuro del Paese".
Renzi: "Orban si sciacqui la bocca prima di parlare dell'Italia" - Renzi ha poi colto l'occasione anche per tornare sulla polemica che lo ha visto contrapposto al premier magiaro. "Voglio dire a Orban che l'Italia non è solo tra i Paesi contributori ma si è messa in gioco per garantire la libertà a chi l'aveva perduta. Si sciacquino la bocca prima di parlare dell'Italia e mi stupisce non sentire gli altri partiti" in difesa dell'Italia.
Renzi: "No a fiscal compact in trattati Ue" - Il premier ha poi proseguito parlando di Europa. "Noi non accetteremo mai di inserire il fiscal compact nei trattati, se ne facciano una ragione. Si torni a crescita e innovazione - ha detto -. Non accettiamo l'idea di egoismo chiamata Europa. L'Europa sembra aver perso l'anima, ha perso gli ideali di Ventotene. Vi chiedo di fare una battaglia che non è demagogica e populista contro l'Europa ma per restituirle l'anima".
Speranza: "Rispetto anche per elettori Pd che voteranno No" - Nelle file degli assenti alla manifestazione di piazza del Popolo, Roberto Speranza. "Non ho partecipato perché ho un'opinione diversa sul referendum. Inutile che si faccia finta di non vedere che una parte significativa degli elettori del Pd non era in piazza perché pensa di votare No", ha detto il deputato che guida l'area della minoranza Pd Sinistra riformista. "Anche quella parte va rispettata o il rischio è che non si sentirà più a casa nel Pd".
Boschi: "La piazza è della tanta gente che è venuta a dire Sì" - Entusiasta Maria Elena Boschi per la riuscita della manifestazione: "I protagonisti oggi sono loro, i tanti del Pd arrivati in piazza da tutta Italia. C'è tanta voglia di esserci, è un bel giorno di festa". "Non siamo protagonisti io o Cuperlo, ma la gente, è importante ascoltare loro. Non è la mia riforma, è la riforma degli italiani che voteranno Sì", ha quindi aggiunto il ministro.
Lo stato maggiore del Pd in piazza - Alla manifestazione era presente tutto lo stato maggiore del Pd e molti ministri del governo Renzi: oltre a Maria Elena Boschi anche Andrea Orlando, Marianna Madia, Maurizio Martina. In piazza tra gli altri anche i sottosegretari alla Presidenza, Luca Lotti e Claudio De Vincenti.