Al presidente della Commissione Ue il premier dovrebbe far notare come anche la Francia abbia annunciato un aumento del deficit oltre il 3%, e quindi a Roma non possono essere applicate sanzioni e a Parigi no. Moscovici: "Situazioni differenti"
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Mentre il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sostiene che "è possibile evitare la procedura di infrazione", il premier Giuseppe Conte si appresta a incontrare a Bruxelles il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Con il quale giocherà la "carta" francese: secondo Macron, infatti, Parigi dovrebbe aumentare il deficit di oltre il 3%, e dunque l'Italia non può essere "punita" se la Francia non lo è.
"Sarebbe inaccettabile - tuona infatti il leader della Lega, Matteo Salvini - che ci fosse un atteggiamento di un tipo nei confronti di Parigi e uno diverso nei confronti di Roma. Non voglio pensare a due occhi chiusi a favore di Macron e a sanzioni impensabili per l'Italia".
L'Ue, però, ha già messo le mani avanti martedì spiegando che per il momento quelle di Parigi sono solo parole (e il bilancio verrà esaminato in primavera), mentre l'Italia lo sforamento l'ha messo nero su bianco sul documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles (e bocciato due volte). Proprio per questo dall'Ue continuano a sottolineare che all'incontro con Juncker Conte deve arrivare con fatti e impegni precisi, tanto che l'incontro potrebbe addirittura saltare se da parte italiana non si arrivasse a un accordo, sui numeri ma soprattutto politico, per accogliere i suggerimenti per evitare la procedura di infrazione.
Inoltre il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, si è affrettato a sottolineare come un eventuale sforamento francese "può essere preso in considerazione", anche se in modo "limitato, temporaneo ed eccezionale", ma semplicemente perché l'accostamento tra Italia e Francia "è allettante ma sbagliato, perché le situazioni sono totalmente diverse"..
Di fatto, comunque,per arrivare a un accordo tra Roma e Bruxelles c'è tempo fino al 19 dicembre, quando si riunirà il collegio dei Commissari. Proprio per questo il governo Conte potrebbe decidere di prendere ancora tempo. Anche perché a Palazzo Chigi le riunioni tecniche si susseguono senza sosta per valutare importi ed effetti della Manovra. Anche se Tria ha assicurato che "la Manovra non sarà rivoluzionata", smentendo quindi che "al Senato sarà completamente diversa" come invece sostenevano voci di corridoio. Per il ministro, invece, reddito di cittadinanza e quota 100 "rimangono, e potrebbero esserci delle misure aggiuntive: quello che è stato approvato non cambia".