Il premier si dice "orgoglioso" del governo perché "ha messo gli ultimi al centro delle proprie politiche". E sui conti pubblici: "Non sarà tagliato un euro né al sociale né alla sanità"
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La Manovra economica varata dal governo "segna la svolta per il rilancio del Paese e lo sviluppo sociale". Lo ha scritto su Facebook il premier Giuseppe Conte, sottolineando che l'esecutivo ha "ridato protagonismo e credibilità all'Italia in Europa e nel mondo" puntando sulla crescita e sulla stabilità. Parlando dei conti pubblici, ha poi affermato che "non sarà tagliato un euro né al sociale né alla sanità".
"Questo è un governo che ha messo gli ultimi al centro delle proprie politiche, accogliendo e garantendo protezione a chi scappa da guerre o da persecuzioni, creando i presupposti per ridare dignità ai lavoratori, per sollevare dalla povertà milioni di italiani, per ripristinare sicurezza e legalità, per assicurare davvero il diritto alla salute a tutti e non lasciare ai margini nessuno", ha proseguito il presidente del Consiglio.
"Manovra seria e coraggiosa" - "Abbiamo approvato il decreto Dignità, lo spazzacorrotti, il decreto sulla sicurezza e l'immigrazione. Abbiamo approvato interventi urgenti per i terremotati del Centro Italia e di Ischia. Abbiamo gettato le basi per una Manovra seria e coraggiosa", ha proseguito il premier.
"Una riposta a poveri, pensionati e famiglie" - La Manovra, ha ribadito Conte, "vuole offrire una risposta alla povertà dilagante, ai pensionati, alle famiglie, ai risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie. L'esecutivo inizia ad abbassare le tasse e a scommettere sul più grande piano di investimenti della storia repubblicana. La Manovra segna la svolta per il rilancio del Paese e lo sviluppo sociale".
"Il cambiamento è appena iniziato" - Compiendo una sorta di "bilancio" dei quattro mesi del governo M5s-Lega, il numero uno di Palazzo Chigi ha sottolineato l'importanza di traguardi come "l'amicizia con gli Stati Uniti di Trump e i vertici dei Consigli europei". "A ottobre mi recherò a Mosca per incontrare il presidente Vladimir Putin, mentre a metà novembre in Sicilia terremo un'importantissima conferenza sulla Libia. Sono trascorsi solo quattro mesi. Abbiamo cinque anni davanti a noi e tanto da fare, il cambiamento è appena iniziato".