Bonus elettrodomestici e taglio dell'Ires per chi assume. Il governo si appresta a depositare gli emendamenti
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La Manovra si avvia al rush finale, ma finisce in stallo alla Camera nella notte di venerdì in attesa degli emendamenti non ancora depositati dal governo. I lavori sono stati rinviati alle 12 e la Commissione Bilancio auspica di chiudere i lavori nel weekend. Nelle ultime, concitate giornate prima dell'ok dell'Aula atteso la prossima settimana, spunta una modifica che farebbe salire lo stipendio dei ministri non parlamentari, equiparandolo a quello dei colleghi che hanno anche un seggio in Parlamento. Un trattamento che sarebbe esteso a sottosegretari e viceministri. E sempre in tema stipendi degli onorevoli, ritorna la cosiddetta norma anti-Renzi, ma più rigida di quella inizialmente prevista da un emendamento di FdI: invece di un tetto ai maxi-compensi dei politici percepiti all'estero, arriva proprio un divieto tout court di incarichi retribuiti fuori dall'Ue. Tra le altre novit: web tax solo per le grandi aziende e taglio dell'Ires per chi assume. Niente da fare, invece, per il taglio dell'Irpef sul ceto medio.
"C'è la volontà di fare le cose per bene, nel rispetto delle prerogative delle opposizioni e della maggioranza. La fretta è una cattiva consigliera", ha detto il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, lasciando i lavori della commissione durante la seduta notturna.
Dopo la prima parte di emendamenti dei relatori che hanno portato, tra le altre cose, a uno sconto sulle multe per le quote latte, proseguono le modifiche messe a punto anche dal governo. Tra le novità, la norma che porta allo stesso livello gli stipendi di ministri, viceministri e sottosegretari non parlamentari, con quelli dei colleghi eletti. Un bel boost per i primi, visto che finora percepivano "solo" lo stipendio base di circa 5mila euro, più circa 3.500 euro per le spese forfettarie che saltano se si resta fuori Roma più di 15 giorni al mese. Un vincolo che invece i parlamentari non hanno e che ora verrà esteso ai rappresentanti del governo. Inoltre, si vedranno attribuire anche le stesse agevolazioni sui viaggi.
Cresce la polemica per l'ipotesi di aumentare gli stipendi dei ministeri. Si fa sempre più insistente infatti la possibilità di equiparare le indennità dei ministri non parlamentari a quella dei ministri che sono anche parlamentari. La misura è stata aspramente criticata dalle opposizioni. "Mentre il Paese lotta per arrivare a fine mese, il governo decide di destinare risorse pubbliche all'aumento degli stipendi dei ministri. Una scelta che lascia increduli e appare ancora più grave alla luce di una Manovra di bilancio che non investe in sanità, scuola, lavoro e casa", ha affermato Ubaldo Pagano, capogruppo dem alla Camera.
Nello stesso emendamento è previsto anche lo stop ai compensi da Stati extra-Ue per ministri e parlamentari, che dovranno versare tali guadagni allo Stato. "L'emendamento proposto contro Matteo Renzi, dal vago sapore sovietico, - contesta Iv - è il segno di una aggressione ad personam".
Web tax solo per le grandi aziende con ricavi sopra i 750 milioni, tassa sulle plusvalenze delle criptovalute che scende al 26% nel 2025 (la manovra la portava al 42%), e poi sale al 33% dal 2026, Ires ridotta per le imprese che reinvestono in azienda l'80% degli utili, mini decontribuzione Sud, Fondo morosità incolpevole, bonus elettrodomestici: sono questi i principali contenuti degli emendamenti che il governo dovrebbe depositare in tarda mattinata in commissione Bilancio alla Camera, secondo una bozza dei provvedimenti che circola tra i deputati.
L'Ires, secondo la bozza, calerà di 4 punti percentuali se si verificheranno queste condizioni: una quota non inferiore all'80% degli utili dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024 sia accantonato ad apposita riserva; un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati sia destinata a investimenti per l'acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive in Italia. Gli investimenti non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Le aziende però non dovranno aver ridotto i lavoratori rispetto alla media del triennio precedente, e dovranno assumere a tempo indeterminato l'1% di lavoratori in più.
Arriva poi un fondo da 70 milioni di euro per il finanziamento delle partecipazioni dei lavoratori alla gestione e ai risultati di impresa. Mentre viene rifinanziato con 10 milioni di euro il fondo per la morosità incolpevole, che aiuta chi non riesce a pagare l'affitto dopo aver perso il lavoro. Inoltre ci sarà anche il bonus elettrodomestici, che assegna fino a 100 euro (200 per chi ha redditi sotto i 20mila euro) a chi compra un apparecchio nuovo.
Un altro emendamento del governo prevede un "fondo dote famiglia" con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2025 per il rimborso di spese per le attività sportive o ricreative extrascolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni per famiglie con Isee sotto i 15mila euro. Il fondo finanzia attività "in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle Attività sportive Dilettantistiche" e "enti del terzo settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore".
Tra le novità in arrivo nella manovra, il sottosegretario al Mef, Federico Freni, conferma il prelievo sulle scommesse online chepotrebbe destinare fondi alle infrastrutture sportive, ad esempio per ristrutturare gli stadi. C'è l'attesa semplificazione dell'utilizzo dei fondi di Transizione 5.0, una modifica che ha già l'ok della Ue, e la proroga dell'operatività del fondo di garanzia per le Pmi dal primo gennaio 2025, con criteri più ampi per definire le "small mid cap" che finora erano escluse dalle agevolazioni. Sui giochi di carte o bingo a distanza, la tassa sarà del 25,5% delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore. Per le scommesse sportive a quota fissa sarà del 20,5% su rete fisica, e del 24,5%, se la raccolta avviene a distanza, applicata sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte.
In un altro emendamento è inserito l'aumento delle tasse d'imbarco. A partire da aprile 2025, infatti, salirà di 50 centesimi l'addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri per voli extra-Ue. La misura riguarda gli scali italiani che abbiano un traffico superiore a 10 milioni di passeggeri l'anno. Si tratterebbe - in base a stime citate dalla relazione tecnica allegata all'emendamento - di 6 scali aeroportuali - tra i più grandi - e l'incremento di gettito che potrebbe derivarne è stimato in 5,33 milioni per il 2025 (considerando che la misura parte da aprile) e 8 milioni per il 2026. I fondi vanno poi destinati dai Comuni per opere di sviluppo ed edilizia urbana e infrastrutture.
Cambia infine, come annunciato, la garanzia del Fondo mutui per chi compra la prima casa: è concessa "esclusivamente" e non più "prioritariamente" alle giovani coppie o ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, o a chi vive nelle case popolari, o ai giovani sotto i 36 anni.