LEGGE DI BILANCIO

Manovra da 23 miliardi, ok al Dpb: 8 miliardi per il taglio delle tasse, un miliardo in più al Reddito di cittadinanza

Via libera del Cdm al Documento programmatico di bilancio. Verso "Quota 102" nel 2022 e 104 nel 2023 per superare "Quota 100" nelle pensioni. Rinviate plastic e sugar tax. Tagliata l'Iva sugli assorbenti

19 Ott 2021 - 21:55
 © ipa

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Una legge di bilancio da 23 miliardi, un terzo dei quali, circa 8 miliardi, destinati al taglio delle tasse. La prima Manovra di Mario Draghi prende forma con l'invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio (Dpb) approvato dal Cdm. Si discute sull'addio a Quota 100, con l'ipotesi di Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023 per le pensioni. Un finanziamento aggiuntivo di un miliardo per il Reddito di cittadinanza. Verso la proroga del Superbonus per i condomini al 2023.

Pensioni, riforma degli ammortizzatori sociali, revisione dei bonus e dei criteri del Reddito di cittadinanza, le modalità del taglio del cuneo fiscale, sono i temi principali che dividono le delegazioni al governo. E la Lega già mette a verbale la sua "riserva politica" sulla proposta del ministro Daniele Franco di un'uscita da Quota 100 in due step. L'approvazione della legge di bilancio, attesa questa settimana, dovrebbe slittare alla prossima.

Ecco, punto per punto, cosa prevede il documento approvato dal Cdm.

Taglio delle tasse L'intervento per ridurre il cuneo fiscale è quello che raccoglie un consenso trasversale, e su cui praticamente tutti i partiti spingono. Per questo gli otto miliardi che il ministro Daniele Franco avrebbe messo sul tavolo sono considerati pochi, soprattutto da Forza Italia e Italia Viva che ne vorrebbero almeno dieci. L'obiettivo sarà comunque quello di favorire il ceto medio, soprattutto chi rientra nel terzo scaglione Irpef.

Superbonus solo per i condomini Superbonus, ecobonus al 65% e sconti al 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici green verranno rinnovati. Il Superbonus però, misura molto richiesta, dovrebbe valere soltanto per i condomini. Sparisce - per ora - il bonus per il rifacimento delle facciate. Sarà il lavoro sulla Manovra a definire tutti i dettagli. Rifinanziati invece i bonus Tv e decoder: fino a 100 euro per rottamare la vecchia tv, senza limiti Isee, e 30 euro per i decoder ma per chi ha un Isee sotto i 20mila.

Lo stanziamento per il taglio delle bollette L'intervento è più urgente che mai, visto che i prezzi dell'energia non scenderanno per il momento, anzi, le oscillazioni potrebbero portare a ulteriori aumenti almeno fino alla fine dell'inverno. Ci sarà quindi uno stanziamento di un miliardo per il taglio delle bollette energetiche, e le risorse dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la Manovra.

Resta il nodo pensioni Punto molto sensibile per la Lega, che vuole mitigare l'impatto della fine di Quota 100 ed evitare un brusco ritorno alla Fornero. In Manovra potrebbe quindi essere introdotta nel 2022 'Quota 102', cioè un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (ci rientrerebbero poco meno di 50mila persone), e nel 2023 'Quota 104'. Questo consentirebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero, che costringerebbe ad aspettare i 67 anni per dire addio al lavoro. Non è prevista la conferma di opzione donna, lo  strumento pensionistico a favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti. Sia in cabina di regia, sia durante il  Consiglio, diversi ministri avrebbero però chiesto di rinnovare la misura. 

Le novità sul Reddito di cittadinanza La misura bandiera del Movimento 5 Stelle sarà riconfermata, ma passerà attraverso una revisione. Ci sarà con ogni probabilità un rafforzamento dei controlli preventivi e delle procedure per ottenerlo, e un meccanismo che incentiva a tornare sul mercato del lavoro. Nel caso di rifiuto di un'offerta, infatti, verrà decurtato l'assegno con un sistema simile a quello della Naspi. Per quanto riguarda i fondi, con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo da circa 1 miliardo per il 2022. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, dovrebbero esserci a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest'anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.

La riforma degli ammortizzatori La riforma degli aiuti per chi perde il lavoro è ancora in via di definizione, ma si lavora per dar loro un taglio universalistico. C'è ancora una settimana per definire tutto e superare, ad esempio, i dubbi della Lega sull'aumento delle contribuzioni da parte delle imprese più piccole. L'obiettivo è riformare ammortizzatori e politiche attive, con un percorso di formazione e reinserimento analogo per i percettori di Rdc, di Naspi o di altri ammortizzatori. Dovrebbero essere inoltre inseriti esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi e rifinanziamento delle misure per l'autoimprenditorialità giovanile e femminile.

Le misure per la famiglia La manovra indirizzerà fondi anche alle famiglie, per intercettare i loro bisogni. Ad esempio, dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. E incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità. Inoltre, aumenteranno i fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell'obbligo.

Taglio alla tampon tax, slittano plastic e sugar tax Nella Manovra dovrebbe anche vedere attuazione la richiesta, più volte inoltrata, di ridurre dal 22% al 10% l'Iva sugli assorbenti, la cosiddetta 'tampon tax'. Inoltre diventerebbe strutturale il piano antiviolenza e sulla parità di genere, ivi compresa la premialità per la certificazione delle politiche di genere. Rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax.

Imprese e Sanità Il Mise punta a rifinanziare il Fondo di garanzie per le Pmi, la Nuova Sabatini e i contratti di sviluppo e creare un fondo ad hoc per la transizione industriale. Il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19.

Scuola e ricerca Nel testo "viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l'emergenza Covid-19". Viene anche "aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l'Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l'anno".

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