La maggioranza esclude che si possa "riaprire" il testo. Se non saranno presentati emendamenti basterà un voto semplice. Intanto la Consulta ha fissato per il 24701 l'udienza sull'Italicum
"Non ci sono le basi per l'approvazione rapida della legge di bilancio al Senato a meno che il governo non elimini immediatamente tutte le marchette pre-elettorali". Così i presidenti dei gruppi parlamentari leghisti Massimiliano Fedriga e Gian Marco Centinaio in una nota. Sulla stessa linea il M5S, stando al senatore Vito Crimi: "Se la legge di Bilancio dovesse essere blindata scongeliamo il più presto possibile Renzi". Il governo chiederà la fiducia sulla legge di Bilancio e punta ad arrivare al voto in Senato entro mercoledì sera.
Le dichiarazioni di voto cominceranno alle 12 e la prima chiama è prevista per le 14.30. E' quanto ha deciso a maggioranza la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, dopo circa un'ora e mezza di dibattito. L'esame del provvedimento "avverrà dunque nella notte", spiega la presidente del gruppo Misto Loredana De Petris, contraria all'ipotesi di mettere la fiducia su un provvedimento che si sarebbe dovuto cambiare "per consentire al governo di mantener fede agli impegni presi" "Non si era mai visto - incalza Tito di Maggio di Conservatori e riformisti - che un governo dimissionario chiedesse la fiducia".
Crimi (M5S): non voteremo la fiducia - "Non voteremo la fiducia voteremo contro perché la legge di bilancio per noi è sbagliata, ma non faremo ostruzionismo", ha dichiarato il senatore M5S, Vito Crimi
Lega: via marchette, o non ci sono basi per ok - "Non vogliamo prolungare l'agonia per ripagare gli endorsement ricevuti da Renzi in campagna elettorale". Così i presidenti dei gruppi parlamentari leghisti Massimiliano Fedriga e Gian Marco Centinaio, in una nota ufficiale.
La Consulta fissa per il 24 gennaio l'udienza sull'Italicum - Intanto la Corte costituzionale ha fissato per l'udienza del 24 gennaio 2017 la discussione sulle eccezioni di costituzionalità sollevate sulla legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Lo comunica la Consulta in una nota.