"Quanti più cittadini ci saranno tanto più daremo un segnale ai nostri governanti, non solo in Italia ma a tutta l'alleanza atlantica", afferma il leader M5s a "Dritto e Rovescio"
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Una grande marcia per la pace in Ucraina è in programma sabato a Roma. "E' importante che a questa manifestazione ci siano tantissimi cittadini, anche chi ha votato il centrodestra, anche chi ha votato FdI. Quanti più cittadini ci saranno tanto più daremo un segnale ai nostri governanti, non solo in Italia ma a tutta l'alleanza atlantica", afferma il leader M5s, Giuseppe Conte, a "Dritto e Rovescio" su Rete 4. "Vogliamo dare il nostro contributo, da cittadini prima che da politici a questa manifestazione senza bandiere", sottolinea Conte.
"Abbiamo aderito alla marcia del 5 novembre da subito con tutto il Movimento, ma abbiamo detto che non vogliamo mettere bandiere o cappelli politici. Saremo senza bandiere M5s. Daremo il nostro contributo da cittadini contro una escalation di violenza che non ha via d'uscita", ha sottolineato Conte. "Solo se noi siamo convinti di questo si può costringere Putin a un tavolo e poi lavorare al negoziato di pace", ha concluso.
Europe for peace torna in piazza, dopo l'evento del 20 marzo a San Giovanni. "Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre", ribadisce il gruppo animato dalla rete italiana pace e disarmo che riunisce 80 grandi realtà dell’associazionismo. Secondo le previsioni degli organizzatori, la manifestazione pacifica e apartitica in programma nella capitale raccoglierà persone provenienti da tutta Italia. In molti hanno deciso di raggiungere piazza San Giovanni con mezzi pubblici, pullman o treni. Ad aprire il corteo potrebbero essere, insieme ai rappresentanti delle associazioni e dei sindacati, anche i ragazzi delle scuole e i migranti. Un passo indietro verrà probabilmente chiesto alla politica, nonostante la presenza di personalità di spicco. Sul palco non mancheranno le testimonianze di chi ha vissuto la guerra.
Ci saranno molte organizzazioni e sigle, anche del mondo cattolico con i loro iscritti e i loro gruppi a prendere parte alla giornata: dall'Agesci a Libera fino a Sant'Egidio. "La sensazione è che la partecipazione stia lievitando nelle ultime settimane" spiegano Arci e Acli, tra i primi ad aderire. Lo riferisce il quotidiano l'Avvenire. Una piazza San Giovanni riempita dal popolo della pace potrebbe essere un segnale importante e avere un'eco internazionale: questa la speranza di tutti i futuri partecipanti.