"SERVE MERITOCRAZIA"

Maria Giovanna Maglie alla Rai, nuovo scontro nel governo | M5s: non è in linea con il servizio pubblico

La Lega: "Polemica assurda, è una censura preventiva delle idee"

01 Feb 2019 - 17:27
 © ansa

© ansa

Dopo Tav e trivelle, ancora uno scontro nel governo, questa volta per il caso Maria Giovanna Maglie. La giornalista dovrebbe condurre una striscia quotidiana, quella che fu di Enzo Biagi, dopo il Tg1. Il M5s si appella al presidente Marcello Foa affinché "si faccia garante della nuova Rai, faccia rispettare a viale Mazzini la meritocrazia e perché tenga la politica fuori dal servizio pubblico". Irritazione Lega: "Polemica assurda".

Il M5s accusa la Maglie anche di non essere giornalista e di essere stata coinvolta in una vecchia storia (poi archiviata) di spese aziendali. "Non è tollerabile per il Movimento - spiegano i pentastellati - che venga scelta Maglie per tre ragioni: è raccomandata, è legata al vecchio sistema, e fu persino mandata via dall'azienda per la brutta storia delle spese pazze. Insomma è contro tutti i nostri principi". Nel 1991, ricorda il M5s, la Maglie rilasciò un'intervista a Panorama in cui sottolineava la sua amicizia con Craxi. Maglie, insistono i grillini, non è un profilo "adeguato" per il servizio pubblico dove serve meritocrazia".

Lega: "Polemica M5s su Maglie assurda, censura preventiva delle idee" - "Ci piacerebbe tantissimo che Maria Giovanna Maglie facesse una striscia quotidiana dopo il Tg1, speriamo le sue idee abbiano cittadinanza in Rai. Contro di lei c'è un fuoco di sbarramento assurdo, una censura preventiva delle idee". Lo dice Igor Iezzi, deputato della Lega in commissione Vigilanza Rai. "La sua posizione all'Ordine dei giornalisti si sana pagando 300 euro e anche il caso spese pazze fu archiviato. La realtà è che non si vuole che certe idee abbiano cittadinanza in Rai. Mi auguro che la Rai del cambiamento dia cittadinanza a tutte le idee comprese quelle della Maglie", aggiunge Iezzi.

Maglie: "Polemica politica,non c'entra con la mia persona" - Sulla questione interviene la stessa Maglie. "Non c'è nulla di deciso, nulla di cui discutere. Mi sono state attribuite dichiarazioni che non ho fatto, frutto evidentemente di un equivoco in buona fede tra colleghi". "Mi tengo fuori da una polemica politica che ritengo non riguardi la mia persona, ma si limiti a utilizzarmi. Se però come persona vengo insultata e calunniata, mi rivarrò nelle sedi opportune".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri