Tensione col Cremlino

Mattarella "bacchetta" la Russia: "Rispetti gli impegni assunti negli anni 90 su indipendenza Ucraina" | "Kiev consegnò armi nucleari per la propria libertà"

Il presidente della Repubblica in visita in Montenegro auspica un allargamento dell'Europa ai Balcani. E sulla Nato dice: "Non temo una sua disgregazione"

18 Feb 2025 - 16:37

Non accenna a diminuire la tensione col Cremlino che aveva "minacciato" il presidente della Repubblica dopo le sue parole con cui paragonava l'attuale Russia al Terzo Reich. Un attacco che aveva visto il Quirinale scegliere la strategia del silenzio. Ma ora, in occasione della visita del presidente della Repubblica del Montenegro, Jakov Milatovic, stimolato dai giornalisti sul tema Ucraina, Sergio Mattarella ha lanciato delle frecciate verso Mosca. Mattarella auspica un ritorno "al rispetto del diritto internazionale", che in questo momento non viene affatto seguito da Putin avendo tentato con le armi di annettere l'Ucraina. E il presidente italiano ha voluto ricordare come l'indipendenza di Kiev sia proprio stata siglata con un accordo internazionale.

La consegna delle armi nucleari in cambio della libertà

 "È utile ricordare che quando l'Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente, all'inizio degli anni '90, disponeva di una grande quantità di armi nucleari, circa un terzo di tutti quelli dell'Unione sovietica. Su sollecitazione di Usa e Russia, l'Ucraina ha consegnato quelle migliaia di testate nucleari, che l'avrebbero messa al sicuro da ogni invasione. A fronte di questo con un trattato l'Ucraina registrava l'impegno dei paesi a rispettare e garantire la sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale, questo è il mondo che vorremmo: quello in cui si rispettano gli impegni assunti e il diritto internazionale", ha detto Mattarella.

Indispensabile allargamento a Balcani occidentali

 "L'Italia è convinta dell'indispensabilità e dell'urgenza" dell'entrata del Montenegro e dei Balcani occidentali nell'Unione europea. "L'obiettivo del 2028 è un obiettivo praticabile" e il Montenegro è in posizione "avanzata" in questa strada. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Cettigne in Montenegro dopo i colloqui con il presidente montenegrino Yakov Milatovic. "L'Italia collabora con il Montenegro perchè è convinta del suo ingresso nell'Unione come quello dei paesi dei Balcani occidentali, da noi c'è un impegno per sostenerlo e per fornire assistenza e collaborazione". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di dichiarazioni alla stampa durante al termine dell'incontro con il presidente montenegrino Milatovic. 

Auspicio è pace giusta in Ucraina e non fittizia

 "L'auspicio è per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente del Montenegro, rispondendo a una domanda sul vertice di Parigi dedicato al conflitto in Ucraina. "La Nato è nata decenni addietro, nulla può incrinare la forza di questo legame, non ho questo timore. La Nato è irrobustita dalla sua storia, dalla sicurezza che garantisce, non vi è pericolo che possa essere incrinata da qualsiasi cosa", ha aggiunto Mattarella.

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