Il presidente della Repubblica pone rilievi sulla proroga automatica delle concessioni, sottolineando i "profili di contrasto con il diritto europeo"
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato il 30 dicembre 2023 la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 ma ha inviato ai presidenti delle Camere e al premier Giorgia Meloni una lettera di osservazioni. Nella missiva, il Capo dello Stato pone rilievi sulla proroga automatica delle concessioni, sottolineando i "profili di contrasto con il diritto europeo" e sottolinea come siano "indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e parlamento".
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Mattarella ha sottolineato come il provvedimento rappresenti "uno dei traguardi del Pnrr da conseguire entro il quarto trimestre del 2023", ragion per cui "è necessario procedere con sollecitudine alla promulgazione".
Nella lettera inviata al presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente della Repubblica ha scritto tuttavia di ritenere "doveroso richiamare l'attenzione del governo e del Parlamento sull'articolo 11 della legge, in materia di assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche". Il testo, oltre a disciplinare le modalità di rilascio delle nuove concessioni, introduce l'ennesima proroga automatica delle concessioni in essere "per un periodo estremamente lungo". In un modo che appare "incompatibile con i principi più volte ribaditi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall'Autorità Garante della concorrenza e del mercato in materia di apertura al mercato dei servizi". Inoltre, i criteri generali per il rilascio di nuove concessioni, secondo quanto affermato anche dall'Autorità Garante, appaiono restrittivi della concorrenza in entrata e favoriscono, in contrasto con le regole europee, i concessionari uscenti".
I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive, ha proseguito Mattarella, "accrescono l'incertezza del quadro normativo, determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l'uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ciò rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento".
Sulla questione del ddl è intervenuta anche la Lega, dicendosi "impegnata, come da anni anche in questi giorni, per garantire diritti e futuro alle migliaia di lavoratori e imprenditori del commercio ambulante e del settore balneare. Non ci arrendiamo a chi, nel nome dell'Europa, ha provato a svendere lavoro e sacrifici di migliaia di italiani".