"Fosse per me sarebbe a Berlino"

Matteo Salvini: "Rackete mi querela? Non vedo l'ora di vederla in Tribunale"

"Fosse per me sarebbe già a Berlino. La capitana come Gandhi? Il caldo non fa bene ai radical chic"

06 Lug 2019 - 12:14
 © lapresse

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"Non vedo l'ora di incontrarla in Tribunale. Di guardare in faccia una che ha provato a uccidere dei militari italiani". Lo ha affermato il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini replicando alla comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete che ha annunciato contro di lui una querela per diffamazione. "Qui ci sono i giudici che decidono della vita e della morte di tutti. Fosse per me sarebbe già a Berlino", ha aggiunto Salvini.

Il ministro dell'Interno ha inoltre scritto su Facebook, a proposito della capitana, commentando alcune dichiarazioni di personaggi pubblici sulla vicenda della sua nave: "Ma come si fa a paragonare Carola a Gandhi, Nelson Mandela e Martin Luther King? Il caldo non fa bene ai radical chic".

"Pronti a ridiscutere Dublino da soli" - Il vicepremier ha poi affrontato il nodo migrazione ed Europa, dichiarando: "Non mi sembra che la maggioranzadei Paesi europei sia intenzionato" a ridiscutere il trattato diDublino, "e quindi ci stiamo attrezzarlo per ridiscuterlosostanzialmente da soli". A chi gli ha chiesto "Ma solol'Italia?" ha replicato: "Stiamo ragionando per alcuneregole che non funzionano".

Italia e commissario - Salvini ha poi risposto così a chi gli chiedeva quando scioglierà la riserva sul nome del futuro commissario europeo che deve indicare l'Italia: "Io la riserva non ce l'ho, ma ilnome lo discuto prima con gli altri che con i giornalisti. Non mando a Bruxelles un nemico delmio Paese". Alla domanda se sarà un tecnico oun politico ha risposto: "L'era dei tecnici mi sembra ampiamentesuperata". Ha poi assicurato che entro la prossima settimana ci sarà il nome del ministro degli Affari europei.

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