Il segretario del Carroccio a La Telefonata parla del caso veneto ma anche di possibili alleanze: non chiude a Forza Italia e dice sì a Fdi. Maroni: "Il sindaco di Verona non lasci, spero in un accordo con Fi"
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"Spero che Tosi farà grandi cose insieme a noi". Così il leader della Lega Matteo Salvini nel corso de La Telefonata di Belpietro in onda su Canale 5. E sugli accordi elettorali con Forza Italia dice: "Non c'è niente di sicuro, dipende dai progetti ma non vogliamo frittate o stare con chi toglie sangue alle regioni". "Quello che è vero è che non voglio lasciare campo libero a Renzi", spiega.
Con Fratelli d'Italia invece Salvini farebbe subito un'alleanza, dato che "su molte cose la pensano come noi". Su una sua possibile candidatura a Milano, invece, per il segretario del Carroccio "sarebbe molto bello". Ma bisognerebbe prima "chiedere il parere dei milanesi e fare le primarie".
Dopo le accuse per la presenza dei fascisti di Casapound durante la manifestazione a Roma, Salvini ribadisce che "non ho paura di chi saluta in un modo o in un altro, ho paura di chi manifesta a volto coperto". Poi si chiede: "Ma davvero i cittadini pensano che possano tornare i comunisti e i fascisti?". Alleanza con loro? "Da qui a quello che succede a livello nazionale ce ne passa...", replica.
Per Salvini i veri fascisti si trovano a Bruxelles, ma "non hanno l'olio di ricino o le camice nere ma spread e finanza, fanno peggio di Mussolini".
Sul caso Tosi interviene anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che afferma: "Spero che non lasci perché sarebbe un danno per la Lega ma sarebbe anche la fine politica di Tosi. Tosi è un ragazzo intelligente, non credo che farà questo errore".
Sulle possibili alleanze per le regionali, a Maroni sta a cuore quella con Forza Italia. Secondo il governatore, il Consiglio federale di lunedì "non ha chiuso la porta" a Fi e ha dato "pieno mandato" a Salvini per discuterne. Anche perché al di là delle differenze, afferma, "facciamo tutti parte del centrodestra".