Il premier al Tg5: "La maggioranza è compatta. Capisco le proteste degli agricoltori, le Europee faranno la differenza"
"Il nostro governo ha puntato su famiglia e lavoro, e i risultati ci danno ragione". Lo ha detto Giorgia Meloni al Tg5, sottolineando la compattezza della maggioranza e spiegando che "ci sono sfumature diverse ma lo considero un valore aggiunto: stiamo insieme per scelta e quando c'è bisogno troviamo le soluzioni". Il presidente del Consiglio è poi tornato sul nodo agricoltura spiegando: "Capisco le proteste, le elezioni Europee faranno la differenza".
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"I dati occupazionali dicono che abbiamo il record di occupazione, il record di contratti stabili, di aumento dell'occupazione femminile, la più bassa disoccupazione degli ultimi 15 anni", ha rimarcato Meloni con orgoglio. "Il reddito disponibile delle famiglie secondo l'Ocse è aumentato in Italia 6 volte più di quanto sia aumentato nella media delle altre nazioni. Significa che concentrare le risolse su questo, piuttosto che disperderle in cose che avrebbero avuto e avevano un impatto minore, era una scelta corretta. Dopodichè non ci accontentiamo: bisogna continuare a lavorare. Abbiamo tentato di dare un segnale molto chiaro al mondo delle imprese, con alcuni provvedimenti: non saremo mai un ostacolo, ma siamo un alleato di chi produce, crea ricchezza e posti di lavoro. Anche questo può fare la differenza".
"A livello di politica interna - ha sottolineato Meloni - penso che l'opposizione faccia il suo mestiere, la vedo più nervosa della maggioranza. La maggioranza è compatta, ci sono sfumature diverse, ma è normale". Dall'ex Ilva, al caro vita, da Stellantis alle proteste degli agricoltori, i tanti tavoli aperti non si bloccheranno con la campagna elettorale delle Europee, secondo il premier, "perché il modo migliore per fare campagna elettorale è governare e governare bene. Io continuerò a fare il mio lavoro e continueremo a fare il nostro lavoro: sono tutti dossier molto complessi che sono stati trascinati e trascurati per anni. Però noi li stiamo affrontando con grande serietà, abbiamo il vantaggio di non avere condizionamenti e i lavoratori lo vedono".
Meloni ha spiegato di "capire" le proteste degli agricoltori, sottolineando le "follie di quella che dicevano essere transizione ecologica e invece era transizione ideologica". "Se qualcuno ha pensato di salvare l'ambiente facendolo contro gli agricoltori piuttosto che con gli agricoltori, semplicemente non sa di cosa parla. Per modificare tutto questo le prossime elezioni europee fanno la differenza, ed è quello che contiamo di fare. Quello che gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier, e su qualcuno abbiamo vinto, come sui fitofarmaci".
"Sulla politica internazionale, sono soddisfatta della centralità del ruolo che l'Italia sta tornando ad acquisire, banalmente perché quella centralità diventa anche un ritorno per le nostre famiglie e le nostre imprese - ha aggiunto Meloni -. La chiamiamo politica estera ma è anche politica interna". "Con una maggiore consapevolezza di quello che si rappresenta e di come la nostra nazione è vista all'estero, si possono ottenere risultati molto importanti. Probabilmente si poteva fare di più anche prima, ma siamo contenti in ogni caso che oggi l'Italia abbia il ruolo che merita".