Il presidente del consiglio nel programma di Paolo Del Debbio: "Autonomia? I contrari sono amministratori incapaci"
"Penso che siano molto importanti i dati sull'occupazione. Ricordiamo che noi abbiamo adesso il tasso di disoccupazione più basso dal 2008 e il numero di occupati più alto da quando Garibaldi ha unificato l'Italia, crescono i contratti a tempo indeterminato, quindi contratti stabili, e diminuisce la precarietà, cresce il lavoro femminile". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni durante la prima puntata di "4 di sera", il programma di approfondimento di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio.
"Noi siamo stati abituati per molti anni a un'Italia che era sempre un po' fanalino di coda nelle classifiche europee e macroeconomiche. Non è più questa la situazione oggi: noi vediamo un'Italia che cresce, secondo le stime della Commissione europea, più di quanto cresca l'Eurozona, più della Francia e più della Germania".
"Siamo quest'anno la quarta nazione al mondo per esportazioni, altra cosa che non era mai successa. Il merito grosso è delle imprese, del sistema produttivo, dei lavoratori, della loro determinazione, dei loro sacrifici e della loro creatività. Il governo tenta di aiutarli restituendo autorevolezza e credibilità all'Italia nel mondo, restituendo stabilità a questa nazione soprattutto per chi deve prendere le decisioni, perché nessuno vuole investire in una nazione nella quale può cambiare tutto ogni giorno e cambia tutto ogni giorno. Ci vuole continuità anche per avere investimenti", ha aggiunto il premier.
Durante l'intervento nel programma di Paolo Del Debbio, Giorgia Meloni ha avuto modo di commentare anche i recenti casi di cronaca come il femminicidio di Sharon Verzeni e la strage di famiglia compiuta dal 17enne di Paderno Dugnano, che ha ucciso il padre, la madre e il fratello. Il primo ministro ha ribadito l'impegno del governo sulla sicurezza che sarà "la priorità di questa stagione e dei prossimi mesi". Poi ha aggiunto: "Credo che noi non stiamo capendo quello che sta accadendo alle giovani generazioni, non stiamo capendo l'impatto che hanno avuto alcune nuove tecnologie l'impatto dei telefonini, l'impatto di internet, l'impatto del Covid, averli chiuso i giovani dentro casa, l'incomunicabilità che questi ragazzi hanno, l'incapacità della società anche per noi, anche per i genitori. Noi siamo la prima generazione che cresce figli interamente digitali, non siamo attrezzati. Forse questo merita davvero un dibattito un po' più profondo dei dibattiti che siamo abituati a fare con la politica italiana".
"Le pensioni minime sono una delle nostre priorità - ha aggiunto il Presidente del Consiglio -. In questi due anni abbiamo lavorato per una rivalutazione piena di tutte le pensioni che arrivavano fino a 2.270 euro, garantendo che fossero adeguate pienamente al costo della vita, ma abbiamo fatto una rivalutazione al 120% per le pensioni minime, che sono cresciute in modo significativo. L'abbiamo fatto facendo crescere di meno le pensioni che erano molto alte, un'opera secondo me equa, che continueremo a fare perché sicuramente queste persone sono quelle che hanno maggiore bisogno di aiuto da parte dello Stato". Meloni ha poi smentito di voler abolire l'assegno unico: "Tutt'altro, lo sto difendendo, il governo lo sta difendendo - ha dichiarato il premier -. Noi l'abbiamo aumentato, 3 miliardi in più sull'assegno unico in questi anni, e riguarda 6 milioni di famiglie. Che cosa accade adesso? La Commissione europea ci apre una procedura di infrazione perché dice che noi dobbiamo dare l'assegno unico anche a tutti gli immigrati che sono in Italia, anche quando hanno figli che sono residenti all'estero. Questa previsione, insieme a una serie di altre cose che chiede la Commissione europea, rischia di rendere l'assegno unico insostenibile".
Nel corso del suo intervento, Meloni ha parlato anche della riforma sull'Autonomia: "L'Autonomia differenziata non prevede che se io do a un Regione tolgo a un'altra: è un contratto tra lo Stato centrale e la Regione - ha detto -. Perché deve esserci una disparità tra Nord e Sud? Perché non ci possono essere Regioni virtuose al Sud che decidono di voler gestire più materie? È uno scontro non tra Nord e Sud ma tra classi dirigenti capaci e classi dirigenti incapaci: ecco perché quelli che si scontrano con l'Autonomia sono anche quelli che hanno dati peggiori. E non vengano a parlare a me del Sud: se oggi il Sud cresce più della media nazionale, se l'occupazione al Sud cresce più della media nazionale, gli investimenti sono aumentati... è grazie a questo governo, perché la sinistra non l'abbiamo vista".
Sul candidato presidente per la Liguria, Meloni ha confermato l'impegno del centrodestra unito alla ricerca di un candidato "stiamo lavorando - ha detto -. Chiaramente rispetto all'Emilia Romagna, dove il centrodestra converge sulla candidatura di Elena Ugolini, signora molto capace e molto determinata a rompere un sistema di potere che abbiamo conosciuto a lungo. In Umbria Donatella Tesei, ha i dati sull'occupazione del 5% più alti della media nazionale". "In Liguria le elezioni non erano previste - ha aggiunto -, quindi ci vuole un attimo di tempo in più, ma troveremo un candidato adeguato a portare avanti l'ottimo lavoro che il centrodestra ha fatto per il rilancio della regione in questi anni".
"Qualcuno sperava che fossi scomparsa ma non sono mai scomparsa: sono sempre stata reperibile e mi sembra anche fastidioso che per cercare di fare polemica su qualsiasi cosa si faccia procurato allarme sulla presunta sparizione del presidente del Consiglio dei Ministri - ha dichiarato il premier- , perché all'opposizione non andava bene che dopo giorni in cui avevo avuto i fotografi appollaiati sugli alberi avevo cercato un posto nel quale potevo avere un po' di privacy e dicono che invece no, che dovevo comunicare a loro i miei spostamenti... Ma non mi risulta di essere un concorrente del Grande Fratello né di avere il braccialetto elettronico. Ho fatto semplicemente qualche giorno con mia figlia senza comunicare agli italiani cosa mangiavo ogni giorno, cosa che peraltro a loro non credo interessi minimamente. La prossima volta chiedo consiglio a Elly Schlein", ha concluso Giorgia Meloni.