Il ministro conferma che sarà in commissione Bilancio il 27 dicembre ma interverrà solo sulla manovra. Salvini: "Sul Mes nessun 'caso Italia' in Ue"
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Dopo l'approvazione del Patto di Stabilità europeo e la bocciatura italiana del Mes non si placa la diatriba politica sul ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, anche all'indomani delle sue dichiarazioni in cui ha ammesso "da ministro lo avrei ratificato". Il Pd è arrivato a chiedere una "necessaria e urgente informativa del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti", da svolgere nella Commissione Bilancio "in occasione dell'esame della manovra 2024 (già approvata dal Senato ndr)". Lo chiede con una lettera al presidente della Commissione, il Gruppo del Pd. La stessa richiesta è poi giunta anche da tutte le altre opposizioni.
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"Il venti dicembre scorso, dopo mesi di negoziazione - si legge nella lettera del gruppo Pd - i ministri delle Finanze dell'Unione europea hanno siglato all'unanimità un accordo sulla revisione del Patto di stabilità e crescita (PSC), per la cui approvazione definitiva occorrerà aspettare il voto del Parlamento europeo, prima della fine della legislatura. All'indomani di questo traguardo comunque rilevante, quale che sia il giudizio di merito, la Camera dei deputati, nella seduta del ventuno dicembre, con un voto dell'Assemblea ha bocciato il disegno di legge che reca l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES). Alla luce di questi significativi accadimenti - sottolineano i dem - riteniamo necessaria e urgente una informativa del Ministro dell'Economia e delle Finanze, on. Giancarlo Giorgetti, da svolgere nella Commissione da lei presieduta già in occasione dell'esame della Legge di bilancio 2024".
Oltre al Partito democratico, viene precisato, anche M5s, Iv e Azione hanno chiesto - con la medesima lettera al presidente di commissione - l'audizione "urgente e necessaria" del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sul patto di Stabilità e sul Mes.
Il ministro dell'Economia ha dato la propria disponibilità ad intervenire in Commissione bilancio della Camera mercoledì 27 dicembre. La sua partecipazione, viene però precisato, sarà esclusivamente concentrata sulla legge di bilancio e non sul Patto di Stabilità o sul Mes, come richiesto dalle opposizioni. Su questi temi c'è comunque l'apertura a riferire in altre sedute.
Sul Mes è tornato anche il vicepremier Matteo Salvini, escludendo che ci sia un "caso Italia" in Europa. "L'economia italiana è solida - ha detto -, cresciamo di più dei francesi e dei tedeschi. Il Mes era uno strumento inutile, non utilizzato, superato, dannoso. Un pensionato o un operaio italiano avrebbero dovuto pagare per salvare una banca tedesca, quindi il Parlamento ha esercitato il suo diritto democratico di bocciare uno strumento inutile e dannoso e lo spread è sceso. Abbiamo fatto quello che era nostro dovere fare per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani".
Poi, rispondendo a chi gli ha chiesto un commento sulla posizione del ministro Giancarlo Giorgetti che ha detto che c'era un interesse nell'approvazione del Mes, ha spiegato: "Come merce di scambio su altro, probabilmente è vero, però è stata una scelta coerente". "La Lega ha sempre avuto la stessa idea da 10 anni a questa parte. Abbiamo sempre votato nella stessa maniera - ha aggiunto Salvini - e il governo ha avuto una maggioranza compatta. L'astensione di Forza Italia era ampiamente comunicata, non rappresenta nessun problema. Abbiamo fatto quello che era giusto fare, ne sono assolutamente orgoglioso".