Il premier rivendica l'importanza dell'Italia nella gestione dell'emergenza e chiede ad altri di "fare altrettanto"
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Per Sergio Mattarella la Giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù "ci ricorda" come questa sia "in ogni sua manifestazione, un'aberrazione che non può essere tollerata". "La necessaria reazione non può essere affidata soltanto ai governi, ma deve essere accompagnata da uno sforzo comune della società civile, del settore privato, del mondo dei media e di ciascuno di noi", ha aggiunto il Capo dello Stato.
Gentiloni chiede all'Ue responsabilità multilaterale - Anche il premier Paolo Gentiloni interviene sul tema migranti ai Mediterranean Dialogues a Roma, dicendo che "l'Italia chiede meno ambizione e più responsabilità. Non ci sono più garanti esterni ma serve una responsabilità multilaterale, lo dico a noi stessi europei. Bisogna lavorare insieme. Dobbiamo collaborare per costruire un nuovo ordine mediterraneo. Sono lontani gli anni di Suez, ma anche dell'intervento in Libia". Poi rivendica l'importanza dell'Italia nella gestione dell'emergenza e dice: "Abbiamo fatto più di tutti per l'accoglienza e per colpire i trafficanti. Per questo, a testa alta, chiediamo ad altri di fare lo stesso".
Mattarella: "Schiavi oggi" - "Solo pochi giorni fa le brutali immagini di migranti venduti all'asta sulla base di un 'valore' che li equipara a merce ci hanno ricordato quanto sia ancora presente un fenomeno che nega alla radice la dignità dell'essere umano", ha quindi proseguito il presidente della Repubblica, spiegando poi che "a fianco della schiavitù tradizionale altre se ne sono aggiunte, quasi sempre collegate alla tratta dei migranti".
"Le situazioni di conflitto, la povertà, la fuga da territori colpiti da fenomeni naturali, costituiscono terreno fertile per la diffusione di fenomeni quali lo sfruttamento sessuale, il lavoro minorile, i matrimoni forzati, il reclutamento di bambini nei conflitti armati", ha quindi concluso Mattarella.