SERVE NUOVO PATTO

Migranti, Conte a von der Leyen: "Modificare il regolamento di Dublino"

Il presidente della Commissione Ue: "Voglio proporre un nuovo patto per profughi e asilo, abbiamo bisogno di una nuova soluzione"

02 Ago 2019 - 22:14
 © tgcom24

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ribadito la necessità di "modificare il regolamento di Dublino" in tema di migrazioni. "Non è pensabile che il problema, come ancora accade, rimanga sulle spalle dei Paesi di primo arrivo", ha detto incontrando il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Voglio proporre un nuovo patto per le migrazioni e asilo, abbiamo bisogno di una nuova soluzione", ha risposto la von der Leyen. Nessun accordo, invece, sul nome del commissario Ue italiano.

Conte: "Serve un cambio di passo" - "Sono lieto di incontrare la neo presidente della Commissione Ue. Dobbiamo concentrarci su gli obiettivi prioritari per un cambio passo dell'Ue. E' una ottima occasione oggi per uno scambio di vedute", ha sottolineato il presidente del Consiglio.

"L'Ue si riavvicini ai cittadini" - "Per riavvicinare l'Ue ai cittadini, per contrastare la sfiducia e la disillusione, dobbiamo impegnarci ancora di più per lavorare a un'Europa che sappia offrire soluzioni adeguate ai bisogni dei cittadini. La lista di priorità che rispondono alle premure italiane è chiara: abbiamo molto apprezzato il discorso inaugurale di von Der Leyen".

Resta il nodo del commissario Ue italiano - Il premier aveva anticipato che la nomina del commissario Ue italiano sarebbe stata "al centro dell'incontro con Ursula von der Leyen". "Rivendichiamo un portafoglio economico di primo piano perché è adeguato alle ambizioni e alla responsabilità che l'Italia vuole assumersi in questa legislatura. Siamo disponibili a offrire, a concordare un profilo di un candidato che sia il più possibile adeguato per competenza e capacità e siamo disponibili a svolgere bene questo ruolo", aveva dichiarato alla stampa. Ma sul nome del candidato, il presidente del consiglio si è trovato nella non agevole posizione di chi deve far dialogare due entità che non vanno d'accordo: da una parte la Lega, il partito italiano più votato alle Europee che, per questo, si ù conquistato il diritto - riconosciuto dall'alleato pentastellato- di indicare il commissario. E dall'altra la von der Leyen, eletta alla guida della commissione ma con il "no" di via Bellerio.

Una distanza che si è materializzata nello scarto fra le aspettative della presidente e le offerte di Salvini. La von der Leyen auspicava che le venisse proposta una figura tecnica di alto profilo e che l'indicazione fosse univoca: un solo nome. Matteo Salvini ha invece telefonato a Conte in zona Cesarini, poco prima che il premier incontrasse la presidente della commissione, fornendogli una rosa di tre 'politici'.

"Deve essere una persona rappresentativa dell'Italia e della Lega", ha spiegato su Rai 3 il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. La lista è top secret ufficialmente. Sono circolati i nomi dei ministri alle Politiche Ue Lorenzo Fontana e alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, quello del sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia, così come quello della ministra della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Ma non c'è ufficialità.

In serata, la diffidenza della Lega verso la von der Leyen è venuta fuori pure dal comizio di un esponente del governo descritto come 'papabile' commissario. "Vista la partenza - ha detto Fontana - temo che anche questa sarà una commissione non dissimile dalla precedente, che non porterà il cambiamento atteso in Europa". Ma per il segretario del Pd Nicola Zingaretti, "stiamo facendo una figuraccia in Europa".

"L'Europa ci sostenga per il rilancio del Sud" - In Europa servono politiche di "impulso alla crescita", ha aggiunto Conte. "Bisogna coltivare politiche attive per il lavoro soprattutto per i giovani. Ma tali politiche vanno dosate in modo differente tenendo conto delle aree disagiate, tra queste il nostro Sud per il quale occorre rilancio e vogliamo il sostegno dell'Europa".

Von der Leyen: "Superare le divisioni" - L'obiettivo politico primario della Commissione Ue è quello di "superare le divisioni, tra nord e sud, est e ovest, piccoli paesi e gradi Paesi", ha osservato Ursula von der Leyen prima del bilaterale a Palazzo Chigi con Giuseppe Conte, aggiungendo che "un'Europa unita ha bisogno di un'Italia forte e prospera".

"La solidarietà non è unilaterale" - "Vogliamo che le nostre procedure siano efficaci, efficienti ma anche umane", ha proseguito la numero uno della Commissione Ue. "Non è un compito facile, ma abbiamo capito tutti che non esistono soluzioni facili. E' necessario rivedere il concetto di ripartizione degli oneri. Sappiamo che Italia, Spagna, Grecia sono geograficamente esposte: è fondamentale poter garantire la solidarietà ma ciò non è mai un processo unilaterale".

Malgrado i nodi politici e le questioni irrisolte, quello con il premier Conte è stato comunque un "ottimo scambio", ha scritto la von der Leyen su Twitter al termine del bilaterale. "L'Europa ha bisogno dell'Italia e dello spirito di Alcide De Gasperi", ha aggiunto. "Un primo e proficuo incontro", ha commentato dal suo canto Conte.

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