con la convalida del magistrato

Migranti, ok del Cdm al decreto legge: gli irregolari in Italia potranno essere trasferiti nei Cpr in Albania | Medicina, via libera alla riforma: accesso libero e semestre filtro

Il ministro Tajani annuncia inoltre l'approvazione della relazione sui Paesi di origine sicuri, senza variazione rispetto all'elenco del 2024

28 Mar 2025 - 17:51

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge che contiene "disposizioni urgenti per il contrasto dell'immigrazione irregolare". Il provvedimento prevede la possibilità di trasferire anche nelle strutture costruite in Albania, con convalida del magistrato, i migranti irregolari che sono nei Cpr in Italia. Ok dal Cdm anche alla riforma della facoltà di Medicina: tra le novità, accesso libero e semestre filtro.

Tajani: "In Cdm ok anche alla relazione coi Paesi sicuri"

 Il Consiglio dei ministri ha approvato inoltre la relazione sui Paesi di origine sicuri. "Rispetto all'aggiornamento nel 2024 non ci sono cambiamenti o variazioni", ha sottolineato il ministro Antonio Tajani. I Paesi dell'elenco sono: Albania. Algeria, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. "Ascoltato il Parlamento, il governo poi valuterà se adottare un nuovo decreto legge che modifichi la lista dei Paesi sicuri o lasciare inalterata la lista introdotta nello scorso autunno", ha osservato il vicepremier.

Piantedosi: "Ok al trasferimento di migranti dall'Italia"

 Il Cdm ha approvato un "decreto molto semplice che interviene sulla legge di ratifica del protocollo Albania, non sul contenuto del protocollo, rendendo possibile utilizzare la struttura già esistente anche per persone trasferite dall'Italia e non solo per quelle trasferite all'esito di procedure di soccorso in mare". Lo ha evidenziato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, aggiundendo che "ciò ci permette l'immediata riattivazione di quel centro che non perde le sue funzioni già previste e non viene snaturato".

Medicina, ok alla riforma: accesso libero e semestre filtro

 C'è il via libera alla riforma per l'accesso alla facoltà di Medicina, chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria. Il Cdm ha approvato, su proposta della ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, il primo decreto legislativo attuativo della legge delega per la revisione delle modalità di accesso. La riforma prevede l'abolizione del test d'ingresso con la previsione di un semestre ad accesso libero e il superamento del numero chiuso, così come lo abbiamo conosciuto fino a oggi, con la previsione di una programmazione più dinamica con conseguente aumento graduale e sostenibile dei posti disponibili (+30mila dal 2023 nell'arco dei successivi 7 anni) con il conseguente rafforzamento del Sistema sanitario nazionale.

Come funziona

  Con il nuovo sistema non sparirà il numero chiuso, ma cambierà rispetto a come è stato finora. La selezione avverrà dopo il semestre filtro, comune e libero: gli studenti dovranno sostenere gli esami e avere conseguito tutti i 18 crediti formativi universitari, i Cfu, richiesti. Per assicurare a tutti gli studenti l'opportunità di usufruire di un'offerta formativa coordinata, uniforme e ispirata ai più elevanti standard qualitativi internazionali è prevista l'armonizzazione dei singoli piani di studio sulla base di un Syllabus nazionale.

Graduatoria di merito nazionale

  Il semestre filtro potrà essere ripetuto per un massimo di tre volte. Le università, nell'esercizio della propria autonomia, individueranno, sulla base del numero degli studenti iscritti al semestre filtro, le modalità di erogazione della didattica più opportune, organizzando le attività formative, a seconda dei casi, anche mediante l'integrazione tra didattica in presenza e modalità da remoto. Il superamento degli esami e i Cfu serviranno per entrare a far parte di una graduatoria di merito nazionale. Lo studente in posizione utile nella graduatoria nazionale potrà proseguire gli studi nello stesso ateneo dove ha sostenuto il primo semestre o in diversa sede sulla base della disponibilità dei posti. In questo secondo caso sarà lo stesso studente a indicare, secondo un ordine di preferenza, fino a 5 sedi dove intende proseguire il secondo semestre.

Nel caso di mancata ammissione al secondo semestre, gli studenti potranno proseguire potrà il percorso di studi nell'altro corso di laurea scelto al momento dell'iscrizione. Nel corso della fase di prima applicazioni, le nuove regole non riguardano i corsi di laurea in lingua inglese impartiti dalle università statali o non statali legalmente riconosciuti e gli atenei non statali. 

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