Secondo il neo ministro dell'Interno, al Viminale "Minniti ha fatto un buon lavoro, non lo smonteremo"
Su Twitter il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini lancia un appello alla Ue sulla questione migranti. "Occorre buonsenso. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di 'non profughi' non può continuare a essere un problema solo Italiano - scrive -. O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie".
"Da Minniti buon lavoro, non lo smonteremo" - In un'intervista su Rtl 102.5, Salvini ha poi precisato: "L'ex ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha fatto un discreto lavoro, non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione". "Sarebbe sciocco non riconoscere", se è stato fatto, "qualcosa di utile e intelligente anche se indossava una diversa maglietta", ha proseguito.
"Arrivo al Viminale in punta di piedi" - "Non arrivo al ministero dell'Interno con la clava a cambiare a tutto - ha spiegato -. Arrivo in punta di piedi per studiare, per ascoltare,per capire. Sull'immigrazione c'e' tanto da fare: ci sono accordi di riammissione con alcuni Paesi, con altri non ce ne sono, alcuni invece non li rispettano. Non ci sono bacchette magiche: occorre lavorare sulla riduzione dei costi, perché non è possibile che l'Italia sia il Paese europeo che paga di più coloro che soggiornano qua e fanno domanda di asilo politico: Occorre lavorare sui tempi perché non è ammissibile che ci si mettono due anni e mezzo dallo sbarco alla chiusura della pratica di asilo politico.Lo status di rifugiato viene concesso a 6 immigrati su 100, lo dicono le statistiche".
"L'Italia non può essere trasformata in un campo profughi" - Poi Salvini ha ribadito un concetto già espresso nelle ultime ore: "Le parole non bastano più: occorre un intervento economico e giuridico, l'Italia non può essere trasformata in un campo profughi a nome e per conto del'Europa".
"Non solo migranti, ci sono altri temi urgenti da affrontare" - Ma per l'Interno ci sono anche altri capitoli urgenti da affrontare oltre alla questione migranti: "C'e' il tema dell'organico dei vigili del fuoco - ha precisato Salvini - perché si avvicina l'estate e quindi l'emergenza incendi, il contrasto alla droga, c'è la questione dei beni confiscati alla mafia. Fortunatamente arrivo in una macchina che è già perfettamente funzionante".
"Merkel? E' chiaro che l'Italia sia stata lasciata da sola" - Mentre sui rapporti con la Germania, Salvini ha sottolineato: "Sulla Merkel? Che l'Italia sia stata lasciata da sola, è chiaro ed evidente. Dobbiamo vedere i fatti; domani c'è l'ennesima riunione a Bruxelles sull'immigrazione, io non ci sarò perché c'è la fiducia al governo, ma ci sarà la nostra delegazione per dire no, perché l'Europa qualche mese fa ci ha promesso aiuto, su immigrazione e asilo politico. Invece, il documento in discussione domani penalizzerebbe l'Italia e altri Paesi mediterranei a favore dei Paesi del Nord e del'Est Europa. Allora lavoreremo con il ministro degli Esteri e delle Politiche Comunitarie per sensibilizzare i nostri vicini, perché altrimenti assomigliamo a un condomino strano dove gli italiani pagano di più degli altri condomini ma non hanno gli stessi servizi degli altri".
"Le parole del ministro Fontana? Nessuno ha idea di cancellare leggi su aborto o unioni civili" - Salvini è tornato poi sulla polemica seguita alle parole del neo ministro della famiglia, Lorenzo Fontana, sulle famiglie gay che non esisterebbero: "Nessuno ha idea di cancellare leggi sull'aborto o sulle unioni civili. Gli italiani, eterosessuali e omosessuali, mi chiedono meno tasse, giustizia più veloce e più sicurezza. Non mi chiedono altro. Da qui a negare a chiunque faccia il ministro o il presidente del Consiglio, dal punto di vista personale, di ritenere che la mamma sia la mamma e il papà sia il papà, il bambino possa essere adottato, come penso io, solo se ci sono una mamma e un papà - ha proseguito Salvini - questa è una libertà di pensiero e di parola che prescinde dalla carica".