L'aumento tariffario arriva dopo un lungo braccio di ferro tra il Palazzo Marino e la Regione Lombardia che era contraria. Per ora le nuove tariffe infatti non riguarderanno Trenord
© lapresse
A partire da luglio il prezzo del biglietto Atm, l'azienda del trasporto pubblico milanese, costerà due euro, aumentando di 50 centesimi come aveva preannunciato Palazzo Marino. Tra le novità del piano tariffario la possibilità di fare più corse anche in metropolitana e la validità del ticket: sarà possibile viaggiare in 19 comuni dell'hinterland, tra cui Cinisello Balsamo, Rho Fiera e Assago. Il piano è stato ratificato anche da Monza, Lodi e Pavia (queste ultime città si adegueranno in seguito).
L'aumento tariffario arriva dopo un lungo braccio di ferro tra il Comune di Milano e la Regione Lombardia che ne era contraria. L'aumento tariffario per ora infatti non riguarderà Trenord.
Forza Italia: "Il Comune vuole fare cassa penalizzando i cittadini" - "Pur di fare cassa con i risparmi dei cittadini il sindaco Sala, forte della maggioranza assoluta dei voti, ha disposto l`aumento delle tariffe Atm, che tra pochi mesi calera' come una mannaia su migliaia di utenti e che nulla ha a che vedere con la tariffa unica, che da sempre sosteniamo". Lo ha scritto in una nota Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, in relazione all'assemblea dei soci dell'Agenzia di Bacino di Milano, Monza-Brianza, Lodi e Pavia che ha adottato la proposta di nuovo regolamento tariffario integrato.
Una riunione che per Comazzi "non è stata altro che un pro forma, una messinscena alla quale Regione Lombardia ha preferito non prendere parte". "Siamo di fronte a una classe politica totalmente autoreferenziale, distante anni luce dalle esigenze delle persone. Mossi dalla fregola di creare nuove tasse gli amministratori del Pd hanno aggirato la legge regionale, con una modalità giuridicamente molto fragile. Basterà infatti che un qualsiasi cittadino presenti ricorso per vedere crollare questo provvedimento come un castello di sabbia. Dal canto nostro - ha concluso Comazzi - ci opporremo strenuamente a questa deriva: per coprire i buchi di Bilancio la giunta Sala colpisce ancora una volta i tanti milanesi in difficoltà. Aumentare il costo del trasporto pubblico locale in questo periodo delicato è indice di un approccio verticistico e sordo alle istanze della gente. Un metodo che non ci appartiene e che contesteremo ogni giorno nelle sedi opportune".