Al centro dell'incontro a Palazzo Chigi focus di cooperazione commerciale e contro la criminalità tra Italia e Argentina
Giorgia Meloni ha ricambiato l'ospitalità ricevuta alla Casa Rosada di Buenos Aires qualche settimana fa e ha accolto a Palazzo Chigi il presidente argentino Javier Milei, a Roma per partecipare al raduno giovanile di Fratelli d'Italia, Atreju in corso al Circo Massimo, su invito dello stesso presidente del Consiglio. In questa occasione il leader ultraliberista ha ricevuto la notizia della conclusione positiva della sua pratica di cittadinanza avviata dal governo nelle scorse settimane con una esclusiva procedura fast-track. La cittadinanza è stata data anche alla sorella minore di Milei, Karina, che nel governo argentino ricopre ufficialmente il ruolo di segretaria generale della presidenza, ma che rappresenta nei fatti la principale consigliera politica del fratello.
Dopo il primo incontro a Roma, seguiti da quelli al G7 in Puglia, al G20 a Rio, e alla visita ufficiale a Buenos Aires, la grande intesa politica e personale tra il premier Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei si arricchisce di un nuovo capitolo nel corso di un colloquio di oltre un'ora svoltosi a Palazzo Chigi. Subito prima Milei aveva ricevuto, nella sede del quotidiano Il Tempo, il premio intitolato a Milton Friedman per le sue idee economiche.
Prima di ricevere la cittadinanza dalle mani di Meloni, di fronte ad una platea ultraliberista che lo ha omaggiato con un premio intitolato a Milton Friedman, l'anarco-capitalista Milei ha comunque ricordato qual è la sua missione principale in politica: "Disprezzo lo Stato, ci sto dentro per distruggerlo, per ridurlo ai minimi termini".
Così, sulla cittadinanza italiana, il trattamento riservato al presidente ultraliberista amico del premier non è stato digerito bene tra le fila dell'opposizione. "Il governo italiano ha concesso la cittadinanza italiana a Javier Milei con una velocità che non viene riconosciuta a molti che si trovano all'estero e che hanno genitori o nonni italiani. Perché questa procedura accelerata per Milei, quando altri che richiedono la cittadinanza per ius sanguinis devono aspettare anni?", si è chiesto il deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli.
Sul conto delle polemiche con il governo, il segretario di +Europa Riccardo Magi ci mette anche la questione dei figli di stranieri nati in Italia a cui viene però negato il diritto di cittadinanza attraverso il principio dello ius soli. "Oggi grande festa a palazzo Chigi con il presidente argentino Milei che riceve la cittadinanza italiana grazie ai suoi nonni partiti 100 anni fa dall'Italia per l'Argentina. Per il presidente Meloni va tutto bene, ma per le centinaia di migliaia e i milioni di italiani senza cittadinanza che sono nati in Italia, che sono cresciuti nel nostro Paese, che hanno studiato qui, che lavorano qui, che pagano le tasse qui, a differenza del presidente Milei, avere la cittadinanza italiana, pur essendo davvero italiani non come Milei, resterà un calvario".
Polemiche che forse sono state messe in conto previamente dal governo e che passano in secondo piano rispetto alla necessità di rafforzare le relazioni bilaterali con un Paese che oggi è considerato un potenziale fornitore di materie prime strategiche come gas e litio. "L'Argentina è il punto di riferimento dell'Italia in America Latina", aveva affermato Meloni a novembre a Buenos Aires annunciando l'avvio di "un piano d'azione congiunto Italia-Argentina 2025-2030 su politica, economia e lotta alla criminalità organizzata".
"La discussione - si legge in una nota di Palazzo Chigi - ha costituito l'occasione per ribadire la comune volontà di rafforzare ulteriormente il già solido partenariato bilaterale, con l'obiettivo di concludere nei prossimi mesi un Piano d'Azione 2025-2030 che consenta di approfondire i già ampi ambiti di cooperazione tra le due nazioni. Il colloquio ha anche permesso di riaffermare l`importanza attribuita alla cooperazione giudiziaria e a quella di sicurezza, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata transnazionale, nonché la volontà italiana di accrescere la propria presenza economico-commerciale in Argentina, a partire dai settori energetico e ad alto valore aggiunto".
Meloni e Milei "hanno concordato di mantenere uno stretto coordinamento anche sui principali temi dell'agenda internazionale".