A "Mattino Cinque News" dibattito tra favorevoli e contrari sul nuovo nome del dicastero di viale Trastevere
Cosa pensano gli universitari sulla polemica nata intorno al nuovo Ministero dell'Istruzione e del Merito? Lo storico dicastero di viale Trastevere, ora guidato da Giuseppe Valditara, cambia nome ed è una delle novità più importanti del governo Meloni. Questione di nome ma anche di sostanza. E la parola "merito" fa già discutere favorevoli e contrari, a partire da studenti e professori. L'inviato di "Mattino Cinque News" ha raccolto stamattina il commento di alcuni universitari all'ingresso dell'ateneo "Statale" di Milano. "Il concetto di merito ha una tradizione di valore se significa porre un'attenzione al talento della persona" - ragiona uno studente. - "Se invece significa avvantaggiare una disuguaglianza materiale nell'accesso alla scuola sarebbe un problema".
"Se un ragazzo esce dalla scuola superiore ed entra nell'università e poi nel mercato del lavoro si confronta con valutazione e punteggio", commenta il direttore de "La Verità" Maurizio Belpietro - "I nostri ragazzi si dovranno confrontare con il mondo e bisogna insegnare loro l'importanza di raggiungere gli obiettivi". Di parere opposto c'è chi sostiene che il merito, associato all'istruzione, crei già in partenza una discriminazione all'interno delle classi. "La scuola è aperta a tutti e tutti hanno diritto a raggiungere le possibilità a prescindere dalle condizioni di partenza. - commenta la giornalista di "Repubblica" Anna Rita Briganti secondo cui la "scuola non deve sottolineare le differenze ma ridurle".