numeri a confronto

Montecitorio lumaca, la media delle leggi nella scorsa legislatura era più alta

Nei primi 15 mesi le misure approvate definitivamente sono state 61, contro una media di 75 all'anno del periodo 2013-2017. Restano al palo misure bandiera come salario minimo e affido condiviso

04 Ago 2019 - 12:11
 © ansa

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Tra provvedimenti bandiera ancora nel cassetto e leggi al palo, questa legislatura si aggiudica il primato per la lentezza dell'attività legislativa, almeno confrontata con i dati del governo precedente: nei primi 15 mesi (dal 23 marzo 2018 al 12 luglio 2019) le misure (leggi, ma non solo) approvate definitivamente dalle due Camere sono state 61, mentre nel periodo 2013-2017 il totale dei provvedimenti approvati è stato 379, per una media di oltre 75 all' anno.

Anche le sedute dell'assemblea sembrano in calo. Stando alla ricostruzione de "il Messaggero" fino a metà luglio la Camera si è riunita 101 volte per un totale di 485 ore e 21 minuti di seduta. Di queste, circa 300 ore sono state dedicate all'attività legislativa, 112 alle attività di indirizzo e controllo, come per esempio le mozioni, ulteriori 73 ore per altre attività. Le statistiche relative al corrispondente anno della scorsa legislatura, ossia il 2014, si basano su tutti i 365 giorni e dunque un paragone diretto è impossibile. Tuttavia, la distanza numerica sembra comunque difficilmente colmabile: nel secondo anno della XVII legislatura, infatti, le riunioni dell' assemblea di Montecitorio erano state 210, per un totale di 1060 ore di seduta, di cui 682 per attività legislativa.

Le leggi bandiera nel cassetto. Alla pigrizia "quantitativa" poi si aggiunge quella "qualitativa". Molti provvedimenti caposaldo sia della Lega che del M5s hanno subito una pesante battuta d'arresto, dall'affido condiviso al salario minimo garantito.

Il ddl Pillon. Quella sull'affido condiviso è una delle leggi più controverse della legislatura. Sebbene il tema sia presente nel contratto di governo, molte critiche al provvedimento sono arrivate proprio dal M5s. Il provvedimento, rimandato a settembre, sarà riscritto.

Il salario minimo. È una delle battaglie del Movimento 5Stelle sulla quale si è cercata anche la sponda del Pd. La Lega appare meno favorevole, tanto che Di Maio lo ha collocato tra i provvedimenti su cui si aspetta un sì da Salvini a settembre. Ma per ora giace in Senato.

Le chiusure domenicali. La discussione ha tenuto banco sin da settembre dello scorso anno, quando Luigi Di Maio annunciò che presto sarebbe diventato legge lo stop alle aperture domenicali. Ma dopo una lunga discussione e numerose audizioni è stato ritenuto necessario ricominciare l' iter da capo.

Numero chiuso alla facoltà di Medicina. Il provvedimento, che pure già a settembre interesserà molti aspiranti medici, è tuttavia ancora in commissione nonostante l' esame sia stato avviato l' anno scorso.

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