Il leader della Lega sull'ex responsabile della sua comunicazione social: "Se uscirà che non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità?
"Sono dispiaciuto della schifezza mediatica che condanna le persone prima che sia un tribunale a farlo". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, sull'indagine che coinvolge l'ex responsabile della sua comunicazione social, Luca Morisi, per supposta cessione di sostanza stupefacente. "Non conosco la vicenda", ha detto, "Luca è una gran brava persona". "Se uscirà, come sono convinto, che non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità?".
"In un Paese civile prima di condannare qualcuno, - ha proseguito il segretario del Carroccio - si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso. E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero".
"Se tutti attaccano solo la Lega - ha aggiunto - siamo gli unici che danno veramente fastidio a un sistema che vorrebbe portare indietro l'Italia. Se Luca ha sbagliato nella sua vita privata sono il primo a dirgli 'ma che diamine hai fatto? ma perché? Però è una vicenda privata. Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo o degli amici di Conte o di qualche altro politico di sinistra. Io mi fermo davanti all'uscio di casa", ha concluso.