AVEVA 96 ANNI

Morto Lino Jannuzzi, una vita tra giornalismo e politica

È stato protagonista di scoop importanti come l'inchiesta sul Sifar, il Servizio informazioni forza armate

07 Ago 2024 - 21:40
 © Ansa

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È morto Lino Jannuzzi, giornalista e politico, è stato protagonista di scoop importanti come l'inchiesta sul Sifar, il Servizio informazioni forza armate, pubblicata con Eugenio Scalfari nel 1967 sull'Espresso. La notizia è stata data dalla famiglia. Jannuzzi era nato a Grottolella (Avellino) nel 1928 e si è spento a 96 anni. Grande giornalista, si è occupato dei principali casi italiani ed è stato coinvolto anche in vicende giudiziarie che gli sono costate una condanna per diffamazione a mezzo stampa, seguita poi dalla grazia concessa nel 2005 dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Chi era Lino Jannuzzi

 Inizia all'Espresso dove è tra gli autori dell'inchiesta sui servizi segreti militari e sul progetto di colpo di Stato ribattezzato "piano Solo" che vale a lui e Scalfari la querela del generale De Lorenzo. Condannati, entrambi evitano il carcere grazie all'immunità parlamentare loro offerta dal Partito Socialista Italiano. L'anno dopo, alle politiche del 1968, Jannuzzi è eletto senatore.

Nella sua carriera, lavora per il settimanale Tempo Illustrato, dirige Radio Radicale, Il Giornale di Napoli e l'agenzia di stampa Il Velino. Negli ultimi anni collabora con Panorama e Il Giornale. Alla fine degli anni '90, è inquisito per alcuni articoli, pubblicati sul Giornale di Napoli, in cui critica la magistratura napoletana per il caso Tortora. Nel 2001 accetta la candidatura al Senato da parte di Forza Italia: in Parlamento si batte sia per evitare il carcere, sia perché sia modificata la legge che prevede il carcere per i giornalisti riconosciuti colpevoli di diffamazione.

Nel 2002 è condannato in via definitiva a due anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione per diffamazione a mezzo stampa. Sospesa per due anni l'esecuzione della pena, è poi costretto alla detenzione domiciliare. Nel 2005 l'intervento di Ciampi, che firma la grazia a favore del giornalista. L'anno dopo Jannuzzi è eletto nuovamente al Senato. Molto critico nei confronti di Giovanni Falcone, autore di sceneggiature di film come "Lucky Luciano" e "Cadaveri eccellenti", Jannuzzi scrive anche diversi libri, tra i quali "Così parlò Buscetta", "Il processo del secolo. Come e perché è stato assolto Andreotti", "Lettere di un condannato. Storie esemplari di ingiustizia italiana" e "Lo Sbirro e lo Stato". È stato amico personale di Giuliano Ferrara, che sul sito del Foglio lo definisce "un caso unico": "il movimento dell'intelligenza, lo spirito di avventura intellettuale e morale, il rischio della fantasia, il gusto sciasciano della letteratura come civiltà, stendhaliano nello stile e volterriano nell'ispirazione, hanno prodotto un effetto trascinante di verità e una ribellione così forte contro la stupidita".

Il cordoglio della politica

 "A nome dei senatori di Forza Italia partecipo al dolore per la scomparsa di Lino Jannuzzi, senatore sempre impegnato sui temi della libertà e della giustizia, giornalista protagonista di inchieste celeberrime, in prima linea con coraggio sulla stampa, sugli schermi, nella politica. Lo ricordiamo come indomito combattente e anticipatore di battaglie che ancora oggi sono in corso per una giustizia libera e autentica", ha detto il senatore Maurizio Gasparri.

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