continuano le polemiche

Msi, la comunità ebraica contro Rauti e La Russa: grave la celebrazione di alte cariche istituzionali

Il 26 dicembre, giorno della nascita del Movimento sociale italiano, la sottosegretaria ha pubblicato un post che ha acceso le polemiche. Finito nella bufera anche il presidente del Senato. Il Pd: "Si dimetta"

27 Dic 2022 - 19:38
 © Ansa

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La Comunità ebraica attacca i politici che il 26 dicembre hanno celebrato l'anniversario del Msi, tra questi Isabella Rauti e Ignazio La Russa. "Si celebrano oggi i 75 anni dalla promulgazione della Costituzione repubblicana, l'affermazione della nostra democrazia antifascista. Eppure c'è chi ritiene di esaltare un altro anniversario - quello della fondazione del Movimento sociale italiano - partito che, dopo la caduta del regime fascista, si è posto in continuità ideologica e politica con la Rsi, governo dei fascisti irriducibili che ha attivamente collaborato per la deportazione degli ebrei italiani. Grave che siano i portatori di alte cariche istituzionali a ribadirlo, legittimando quei sentimenti nostalgici", afferma la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.

Il post di Isabella Rauti

   Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa, aveva ricordato l'anniversario del Msi rilanciando una vecchia foto del padre, Pino Rauti (cofondatore del Movimento), parlando di "radici profonde" che "non gelano mai". "Oggi voglio ricordare il 26 dicembre di 76 anni fa quando, a Roma, nasceva il Movimento Sociale Italiano. Onore ai fondatori ed ai militanti missini. Le radici profonde non gelano", aveva scritto. 

Il messaggio di Ignazio La Russa

  Oltre a Isabella Rauti, a finire nella bufera anche Ignazio La Russa. Il presidente del Senato aveva pubblicato un breve post su Facebook, con tanto di manifesto del Msi: "Nel ricordo di mio padre, che fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse con il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana", aveva dichiarato la Russa.

Il Pd ha chiesto le dimissioni

  I messaggi non sono passati inosservati agli esponenti del Partito democratico, che già avevano criticato l'elezione della Rauti alla segreteria della Difesa, per via delle sue origini politiche. "Solo qualche giorno fa hanno giurato sulla Costituzione antifascista ed ora esaltano fondatori, nascita e storia del Msi. Isabella Rauti e Ignazio La Russa sono incompatibili con i loro ruoli di governo e istituzionali. Una deriva culturale inqualificabile. Dimissioni!", ha accusato su Twitter il deputato del Pd Stefano Vaccari, chiedendo le dimissioni dei due esponenti del governo.

Le critiche del Terzo Polo

 Critiche anche dal Terzo polo: "Comprendo l'orgoglio e gli affetti famigliari che legano l'onrevole Isabella Rauti alla storia del Msi - ha scritto Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione - Comprendo, ma non posso giustificarlo, come italiano e come democratico. Quelle remote radici sono un problema per la destra, perché il partito nato 76 anni fa aveva un orizzonte di valori e di ideali che erano, e sono, una minaccia per la democrazia liberale finita soffocata nei vent'anni di regime fascista".

La replica di La Russa

  A replicare alle accuse lanciate dal Partito democratico il portavoce di Ignazio La Russa. "Mi domando se chi strumentalmente sta polemizzando contro il Presidente del Senato abbia veramente letto il suo post nel quale ricorda il padre che - testuale - 'scelse con il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana'. La piena adesione del Msi alla democrazia e al Parlamento è storia e nessuno può negarla", ha ribadito Emiliano Arrigo, portavoce del presidente del Senato.

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