"L'immigrazione non può risolvere il calo della demografia", avverte il patron di Tesla dal palco di Atreju, la manifestazione organizzata da Fdi
Elon Musk esorta gli italiani e gli altri Paesi industrializzati a fare figli "o la cultura dell'Italia, del Giappone e della Francia scomparirà". Il patron di Tesla, parlando dal palco di Atreju, la manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia, sottolinea che per il calo demografico "rischiamo di non avere più questi Paesi. L'Italia ha i confini certo ma è fatta dagli italiani, dalle persone".
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"L'immigrazione non può risolvere il calo della demografia" dei Paesi industrializzati, afferma Musk citando il caso della Cina che perderà il 40% "della sua popolazione". "Il mio consiglio a tutti i leader di governo e alle persone è: assicuratevi di avere bambini per creare una nuova generazione".
"Sono a favore dell'immigrazione legale che va aumentata mentre bisogna fermare quella illegale", spiega Musk secondo cui "devi dare il benvenuto a chi arriva, è onesto, vuole entrare a far parte della cultura e lavora duro ma serve un processo di approvazione" per gli ingressi. Se "non c'è nessun filtro come fate a sapere chi sta arrivando? Non sto dicendo che tutti gli immigrati illegali siano criminali la maggior parte sono integerrimi ma bisogna avere un processo, altrimenti non si può dire", aggiunge.
"Sono un ambientalista ma non dovremmo demonizzare petrolio e gas nel medio termine", sottolinea Elon Musk. "Ho l'impressione che stiamo esagerando, nel breve periodo, sui cambiamenti climatici". Critiche anche verso gli ambientalisti che fanno perdere "la fiducia nel futuro". "Dobbiamo continuare ad avere speranze".
Musk è arrivato alla kermesse di Fratelli d'Italia con uno dei suoi figli (il patron di Tesla ne ha undici, ndr.) sulle spalle prima di iniziare il suo intervento che ha affrontato anche il tema della natalità. In prima fila il premier Giorgia Meloni e accanto al presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
In precedenza era intervenuto il premier albanese Edi Rama, che ha parlato del recente e contestato accordo tra Italia e Albania sugli immigrati.
Rama si dice fiducioso dell'accordo sui migranti con l'Italia, nonostante il recente stop dei giudici, perché "non ha nulla di incostituzionale". "La Corte costituzionale albanese ha fatto il suo dovere, perché è automatico sospendere un accordo per prenderlo in considerazione prima della ratifica del Parlamento". La decisione sarà nota "entro marzo ma credo che sarà presa molto prima perché - ricorda Rama ad Atreju - è un'intesa molto importante e bisogna che entrambi i governi sappiamo se possono andare avanti o no".
Per il premier l'Albania direbbe "no" alla prospettiva di siglare un patto sui migranti con un altro Paese europeo come quello raggiunto con l'Italia. "L'Italia è un Paese fratello e quello che sta cercando di fare non è trasferire il problema - spiega -. Tutte queste persone non saranno mandate in mare e lasciate da qualche parte, come qualcuno dice Guantanamo o lager".
Tra gli ospiti anche il premier britannico Rishi Sunak. "Giorgia Meloni ha siglato un accordo con l'Albania e noi abbiamo fatto un accordo con il Ruanda: vogliamo interrompere il modello di business di queste gang criminali. E se questo ci richiederà di aggiornare le nostre leggi e di avere conversazioni a livello internazionale per creare un framework sull'asilo politico dobbiamo farlo, perché se non gestiamo questo problema oggi i barconi continueranno ad arrivare. Dobbiamo fare in modo che il deterrente funzioni". E poi aggiunge: "Se i migranti vengono in Italia o in Inghilterra illegalmente non potranno restare, deve essere chiaro".