Il decreto reca "misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive"
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Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha firmato lo "Sblocca Italia". Era stato il ministro Maurizio Lupi a presentare il testo definendolo un "segnale molto forte e innovativo per i prossimi dieci mesi per la crescita". Il dl ha sollevato le critiche del M5S secondo cui "sotto il profilo degli investimenti non sembra aggiungere molto al panorama attuale e le risorse individuate, nonostante le parole di Lupi, saranno disponibili solo nel 2017".
Napolitano, come si legge sul sito del Quirinale, ha dunque posto la firma sul dl (in attesa di pubblicazione) che reca "misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive".
Firmato il decreto sull'arretrato civile - Giorgio Napolitano ha firmato anche il decreto legge sullo smaltimento dell'arretrato civile. Il testo, l'unico decreto nel pacchetto sulla riforma della giustizia, comprende le misure su arbitrato e negoziazione assistita da avvocati e anche per il taglio delle ferie dei magistrati. Con la firma del Capo dello Stato, il decreto si avvia quindi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (l'atto - a quanto si apprende - potrebbe essere pubblicato anche oggi) e da quel momento avrà forza di legge. Contestualmente il provvedimento sarà avviato al Parlamento e dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, pena la decadenza. L'esame dovrebbe cominciare dalla Camera.