Fotogallery - Roma, fiaccolata bipartisan per ricordare Navalny
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L'iniziativa, lanciata dal leader di Azione, Carlo Calenda, con tutte le forze politiche
"Per Navalny, per la libertà". E' lo slogan della fiaccolata in memoria del principale oppositore russo, morto in prigione, che si è tenuta in serata in piazza del Campidoglio, a Roma. L'iniziativa, lanciata dal leader di Azione, Carlo Calenda, ha visto la partecipazione di tutte le forze politiche, compresa la Lega. Presenti almeno mille persone, tra parlamentari, cittadini comuni e associazioni. Breve contestazione all'arrivo del capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, con alcuni dei presenti che hanno scandito le grida 'Vergogna, vergogna. Via, via'. E ancora: "Parlaci di Savoini, dove sono i 49 milioni? Vattene a Mosca, leghista".
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"Sono contento che tutte le forze politiche siano qui. Non è una cosa comune per l`Italia. È un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà. I dissidenti russi combattono per la libertà che è un valore universale e non è limitato al Paese per cui si combatte. Noi siamo qui per questa ragione", ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, alla fiaccolata a piazza del Campidoglio. "Il 24 febbraio prossimo sarò in Ucraina nell'anniversario dell'invasione russa", ha ricordato Calenda.
Alla fiaccolata a Roma hanno preso parte 35 Paesi con le loro rappresentanze diplomatiche: tutte le 27 ambasciate dell'Ue, più 8 extra Ue, compresi gli Stati Uniti. Presenti gli ambasciatori di Usa, Belgio, Francia, Lussemburgo, Irlanda, Malta, Romania, Grecia, Finlandia, Lituania, Latvia, Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca, Albania, Norvegia, Macedonia del Nord, Montenegro, Commissione Europea. Per le altre ambasciate sono stati mandati diplomatici rimasti in piazza a fianco al sindaco Gualtieri fino alla fine della cerimonia.
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Da Roma "parte un appello a Putin. Oggi siamo qui a gridare "fermatevi". Come capitale abbiamo pagato anche noi le conseguenze nefaste del tracollo della democrazia. La morte di Navalny" magari "la considerano come atto di forza ma in realtà è un segno di debolezza, di paura e di distacco dal popolo russo", dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Al Carroccio e a Matteo Salvini non risparmia critiche il segretario di +Europa, Riccardo Magi. "Caro Salvini, non puoi fare tutte le parti in commedia. Ricordo benissimo quando definivi l'arresto di Navalny una 'montatura mediatica', che era un leader solo del '3%'. La fiaccolata per Navalny - ricorda Magi - non può trasformarsi nel festival dell'ipocrisia delle anime belle della Lega". Magi continua nel suo attacco: "Quando ti 'veniva da ridere' se qualcuno chiamava Putin dittatore, quando volevi scambiare due Mattarella per mezzo Putin".
"Chi ha usato la piazza di Roma per insultare e attaccare la delegazione della Lega non ha capito la lezione di Navalny che ha dedicato la propria vita alla libertà". Così una nota della Lega dopo le contestazioni a Massimiliano Romeo durante la fiaccolata di Roma.