Il sindaco di Benevento era accusato di "induzione indebita a dare o promettere utilità". Nel 2008 si dimise dalla carica di ministro della Giustizia. Prosciolta anche la moglie Sandra Lonardo
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Clemente Mastella è stato assolto nel processo per presunti illeciti nelle nomine alle Asl e in altri settori pubblici. A emettere la sentenza la quarta sezione del Tribunale di Napoli. Il sindaco di Benevento, che 9 anni fa ricopriva la carica di ministro della Giustizia, era accusato di "induzione indebita a dare o promettere utilità". In seguito all'avviso di garanzia del gennaio 2008, Mastella si dimise ritirando l'appoggio al governo Prodi.
L'inchiesta, esplosa nel gennaio 2008, vedeva l'allora leader dell'Udeur accusato di concussione ai danni del presidente della regione Campania, Antonio Bassolino, per una nomina di un uomo di fiducia all'Asi di Benevento, minacciando in caso contrario una crisi politica in Regione attraverso il ritiro dei due assessori del suo partito, Nocera e Abbamonte.
Mastella, difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Fabio Carbonelli, è stato assolto per tutti e tre i capi di imputazione, compresi i due per i quali il pm aveva chiesto la prescrizione, con formula piena: perché il fatto non costituisce reato e perché il fatto non sussiste. Il tribunale ha assolto con formula ampia anche la moglie di Mastella, l'ex presidente del Consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo nonché i due ex assessori regionali dell'Udeur Nicola Ferraro e Andrea Abbamonte e l'ingegnere Carlo Camilleri, consuocero dell'ex ministro della Giustizia.