Il ministro dell'Interno, al pari del vicepremier Di Maio e del ministro Bonafede, ha giudicato politicizzata l'elezione dell'ex Pd Ermini alla vicepresidenza
© ansa
"Ricercare motivazioni politiche nelle scelte democratiche operate dal Csm appare inopportuno". Lo sostiene il presidente dell'Anm, Francesco Minisci che, pur non citandolo espressamente, fa riferimento alle parole di critica del vicepremier Matteo Salvini dopo l'elezione di Ermini alla vicepresidenza del Csm. "Questo modo di fare - aggiunge Minisci - rischia di incidere negativamente sull'operato dell'organo di autogoverno" delle toghe.
"Ogni percorso che conduce a una carica elettiva è frutto di scelte democratiche che, in quanto tali, devono essere rispettate da tutti, specie da chi ricopre incarichi istituzionali", ha dichiarato ancora il presidente dell'Associazione nazionale magistrati aggiungendo che "in questi casi vanno messe da parte le diverse sensibilità o le appartenenze, a maggior ragione se si tratta di una elezione che riguarda un organo di rilevanza costituzionale come il Csm".
Le parole di Minisci sono arrivate all'indomani delle dichiarazioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che, commentando l'elezione di David Ermini a vicepresidente del Csm, unico politico tra i laici di Palazzo dei marescialli, aveva sostenuto che "c'è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica".