Il governo incassa l'appoggio del leader del più importante raggruppamento europeo che, dopo il summit a Palazzo Chigi, afferma: "Voglio l'Italia tra i Paesi che guidano l'Ue"
In vista delle nomine Ue, il governo spinge a una delega di peso e a una vicepresidenza esecutiva alla Commissione europea. Nella fase cruciale delle trattative, si dà ormai per certo che per il ruolo di vice di Ursula von der Leyen Palazzo Chigi indicherà il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto, che a Roma mercoledì ha incontrato il leader del Partito popolare europeo Manfred Weber in compagnia di Giorgia Meloni. E incassa l'appoggio del numero uno del più importante raggruppamento politico Ue. Il negoziato andrà avanti anche nelle prossime settimane, mentre l'intesa tra il premier italiano e il leader Ppe appare sempre più salda. Dopo il summit a Roma, Weber ha infatti detto chiaramente: "Voglio l'Italia tra i Paesi che guidano la Ue", confermando l'asse con il presidente del Consiglio.
"Per me, come leader del Ppe, è impossibile ignorare, isolare l'Italia - ha dichiarato in un'intervista al "Corriere della Sera", dopo i 90 minuti di faccia a faccia con Giorgia Meloni -. E' un Paese centrale in Europa, uno dei padri fondatori. In Italia c'è una popolazione pro-europea, non c'è nessun partito che vuole uscire dall'euro come invece in altri Paesi. Lavorerò sempre per includere l'Italia nel processo delle decisioni". E ancora: "Rispetto a due anni fa, la percezione che si ha in Europa di Giorgia Meloni è che sia cambiata notevolmente e che Tajani abbia contribuito molto. Adesso lei è rispettata come primo ministro, il suo governo di centrodestra è visto come pro-Europa, uno governo credibile che sta cercando di risolvere i problemi".
A Roma, ad accogliere Weber, c'erano anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Il leader del più importante raggruppamento del Parlamento europeo dunque "conferma l'attenzione verso il governo e le sue politiche", notano dallo staff del presidente del Consiglio. Il tema migranti sarebbe stato fra i principali affrontati, proprio mentre in Germania il cancelliere Olaf Scholz, sull'onda emotiva provocata dall'attacco di Solingen, ha annunciato una stretta sugli irregolari. Una svolta evidenziata da Fratelli d'Italia: "L'unica sinistra che ancora non ha capito l'importanza di difendere i confini è quella italiana", attacca il capodelegazione al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
Nell'ora e mezza di colloquio, i due leader hanno poi parlato di competitività, sfide strategiche, investimenti, industria, condividendo la necessità di una visione meno ideologica da parte della Commissione nei prossimi anni. Un approccio che, dal punto di vista italiano, va applicato anche alla valutazione degli investimenti per la transizione verde all’interno dei bilanci, come anche, possibilmente, al Pnrr.