A FdI 98 collegi (+11), 70 alla Lega e 42 a FI. Letta: "Renzi? Noi non mettiamo veti verso nessuno"
Il centrodestra ha raggiunto un "accordo pieno" su leadership e collegi: l'intesa siglata durante il vertice fiume alla Camera prevede che a indicare il premier sia il partito che prenderà più voti nella coalizione. Intanto Conte smentisce le voci circa un aut aut che Grillo gli avrebbe lanciato, minacciando di abbandonare il M5s se la regola del doppio mandato venisse aggirata. Il capogruppo 5 Stelle alla Camera si dimette: "Non condivido la linea politica che ha portato alla caduta di Draghi". In vista delle elezioni, Letta si dice "pronto a fare da front runner" e afferma: "La sinistra è il Pd. Renzi? Noi non mettiamo veti verso nessuno". Calenda avverte il segretario dem: "Mai alleanze con chi ha fatto cadere Draghi".
"L'ho già detto, noi non mettiamo veti nei confronti di nessuno". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine della festa dell'Unità a San Miniato (Pisa), ha risposto a chi chiedeva se ci siano veti nei confronti di Matteo Renzi. La discussione sulle alleanze è basata su "tre criteri fondamentali - ha aggiunto - costruiremo alleanze con chi porta valore aggiunto, chi arriva con spirito costruttivo e chi si approccia senza porre veti".
Novantotto collegi a Fdi, che però si farà carico anche di ulteriori 11 riservati a Noi con l'Italia e Coraggio Italia, 70 alla Lega e 42 a Forza Italia. E' questa la suddivisione che è stata stabilita dal vertice del centrodestra.
I leader del centrodestra hanno raggiunto "pieno accordo" sulla questione della premiership e anche su come ripartire le candidature nei 221 collegi uninominali, "in base al consenso attribuito ai partiti". È quanto riferisce un comunicato congiunto diffuso al termine del vertice.
"Oggi Berlusconi e Salvini hanno deciso di consegnarsi definitivamente nelle mani della Meloni". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a margine della festa dell'Unita' di San Miniato (Pisa). "Credo che sia una scelta che conferma quello che abbiamo detto fin dall'inizio di questa campagna elettorale, ovvero che sarà un confronto, e una scelta degli italiani, tra noi e Meloni", ha aggiunto.
"In questo momento abbiamo un tema che sono gli estremismi in Italia da una parte e le forze moderate dall'altra. Quella che si è riunita oggi è una coalizione di destra e dall'altra parte c'è un altro estremismo, che è quello del partito di Giuseppe Conte. Serve una coalizione di buon senso, moderata, pragmatica che risolva i problemi degli italiani". Lo ha detto il ministro degli Esteri, leader di Ipf, Luigi di Maio, a Controcorrente su Rete4.
Dopo oltre tre ore prosegue alla Camera il vertice del centrodestra. Sul tavolo ora la divisione dei collegi. A quanto si apprende i vertici dei partiti presenti sono al lavoro sull'algoritmo per la suddivisione dei posti e le quote da assegnare ai vari partiti, non solo a quelli più grandi. Il nodo infatti è l'assegnazione ai partiti più piccoli.
Silvio Berlusconi ha lasciato la Camera dopo aver partecipato al vertice di centrodestra. L'incontro tuttavia va ancora avanti, ormai da oltre tre ore, con Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti.
Mara Carfagna lascia il gruppo di Forza Italia alla Camera e passa al Misto. Lo ha comunicato all'Assemblea di Montecitorio il presidente Roberto Fico.
Il centrodestra va verso un'intesa sulla regola per la premiership. A quanto si apprende da alcuni presenti, l'accordo prevede che a indicare il premier sia il partito che prenderà più voti nella coalizione. Il vertice è ancora in corso ed in un clima che i presenti definiscono ottimo. La regola a cui si fa riferimento è quella usata anche per le elezioni del 2018. Ogni lista della coalizione si presenta da sola con il proprio simbolo e chi prende più voti avrà la facoltà di indicare il premier.
"Come è giusto che sia decidono gli italiani: chi prende un voto in più indica chi governerà l'Italia nei prossimi cinque anni. La squadra è compatta". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, al Tg5.
Domani, giovedì 28 luglio, si svolgerà la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia convocata alle ore 12. I lavori si svolgeranno a porte chiuse. Lo ha comunicato Fdi.
Secondo quanto riporta l'Adnkronos, Beppe Grillo avrebbe lanciato un aut aut al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, minacciando, in una telefonata avuta nella serata martedì, di abbandonare la nave se la regola del doppio mandato venisse aggirata. L'ex premier, però, smentisce questa ricostruzione. "Tra me e Beppe Grillo non c'è stata nessuna telefonata martedì sera e quindi nessun aut aut. Smentisco categoricamente tutte le indiscrezioni in merito. Abbiamo di fronte una grande battaglia da combattere tutti insieme per il Paese, guardiamo uniti nella stessa direzione".
E' iniziata alla Camera, nella sala Salvadori del gruppo Lega, la riunione dei leader di centrodestra. Presenti Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Con loro anche i centristi di Udc (De Poli e Saccone), Coraggio Italia (Brugnaro), Noi con l'Italia (Lupi). Berlusconi è accompagnato da Ronzulli e Tajani. Per Fdi c'è anche Ignazio La Russa e per la Lega Roberto Calderoli.
"La sinistra è il Pd, a tutti quelli che discutono su dov'è la sinistra dico: la nostra ambizione è di essere il più grande partito ambientalista in Europa e in grado di dare delle risposte forti a chi vuole un futuro di progresso". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, alla presentazione del libro di Gianni Cuperlo, Rinascimento europeo, in corso alla Camera. "La nostra ambizione è di essere il grande partito della sinistra italiana in grado di ridare casa a una forte progettualità di progresso".
"Dichiariamo adesso che qualsiasi governo ci sarà, noi l'8 e il 9 ottobre saremo in piazza a sostenere le nostre proposte, in modo che non ci siano elementi di ambiguità, con qualsiasi governo abbiamo intenzione di portare avanti le nostre proposte". Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, alla presentazione del libro di Gianni Cuperlo, Rinascimento europeo, in corso alla Camera. Landini ha ricordato che il 9 ottobre è l'anniversario dell'assalto della sede della Cgil a Roma. "Non fu l'attacco alla camera del lavoro, ma è un disegno più in generale di mettere in discussione" certi soggetti attori della democrazia.
Silvio Berlusconi è arrivato alla Camera dei Deputati per partecipare al vertice del centrodestra in programma questo pomeriggio. Con lui il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani.
"Questa legge elettorale una maggioranza la darà e un governo ci sarà, ma può essere di un tipo o dell'altro: sole o luna. Non ci sarà una terza strada che consentirà di fare chissà cosa, o vincono gli uni o gli altri". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, alla presentazione del libro di Gianni Cuperlo, Rinascimento europeo, in corso alla Camera.
Luigi Gallo sostituirà Davide Crippa come capogruppo facente funzione del Movimento 5 stelle alla Camera. Si apprende da ambienti parlamentari di maggioranza.
Con un post su Facebook il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro, lascia intendere la sua decisione di non candidarsi alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Nel post Decaro ammette di averci "pensato" dopo che anche "il partito" gli ha chiesto di "andare a dare una mano a Roma". Ma, precisa, "Bari è la mia città e non posso tradirla". Il suo secondo mandato da primo cittadino del capoluogo pugliese scadrà nel 2024.
"Confermo la volontà del governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi ai segretari di Cgil, Cisl e Uil nel corso dell'incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi, a cui hanno partecipato i ministri Franco, Giorgetti, Patuanelli, Orlando e Brunetta e il sottosegretario Garofoli.
"La valutazione è positiva. Il governo si è impegnato con noi a fare interventi strutturali sulla decontribuzione per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti e ad anticipare la rivalutazione delle pensioni prevista per gennaio. Era quello che avevamo chiesto. Stop ai bonus ma interventi strutturali". Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. Per quanto riguarda il bonus 200 euro "il governo si è impegnato a recuperare i lavoratori rimasti fuori, come quelli dell'agricoltura", ha aggiunto.
Anticipo dell'indicizzazione per la rivalutazione delle pensioni prevista per gennaio 2023, per il secondo semestre del 2022. E' una delle misure indicata dal governo ai sindacati su cui si sta lavorando. Lo ha spiegato il leader della Cisl, Luigi Sbarra al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi.
Il presidente Carlo Bonomi ha convocato per domani una riunione straordinaria del Consiglio Generale di Confindustria per un confronto interno su crisi di governo e congiuntura economica. Potrebbe essere anche l'occasione per rompere un silenzio che non è passato inosservato: ancora nessun commento infatti è arrivato dai vertici degli industriali dal giorno della crisi di governo.
"Lascio con rammarico politico e sofferenza personale il gruppo di Fi: da oggi saro' nel gruppo Misto. E' una decisione meditata, necessaria dopo la decisione di interrompere il sostegno al governo Draghi. Lo annuncia la deputata Rossella Sessa.
"Sono impraticabili le alleanze con chi ha votato la caduta di Draghi o con chi non lo ha mai votato, come Fratoianni". Lo dice il leader di Azione, Carlo Calenda, rivolgendosi a distanza al segretario del Partito democratico, Enrico Letta, sul suo "no" ai Cinque Stelle. "Li ritenevo un pericolo per l'Italia anche quando avrei potuto fare il ministro o il sindaco - ha detto Calenda - e su questa cosa dei Cinque Stelle voglio andare fino in fondo per non trovarmi dopo le elezioni con un'alleanza che sarebbe una presa in giro".
"L'alleanza di centrodestra ha senso per i cittadini, che vogliono una coalizione unita. Anche stavolta andremo alle elezioni uniti. Ma quello del candidato-premier non mi sembra il problema principale". Così Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia. Berlusconi ha parlato della possibilità che lo scelga l'assemblea degli eletti, dunque non varrebbe più la regola che lo esprime il partito più votato: "E' un'ipotesi da mettere sul tavolo, come accade in Gran Bretagna con i conservatori", ha quindi aggiunto Tajani.
Mara Carfagna lascia Forza Italia. L'annuncio arriva dalle pagine de La Stampa. "Caro direttore, oggi lascerò il gruppo parlamentare di Forza Italia e mi iscriverò al Gruppo Misto. Lo lascerò con riconoscenza verso Silvio Berlusconi, che mi ha dato l'opportunità di entrare in politica e mi ha a lungo sostenuto nel mio impegno", scrive Carfagna. "La revoca della fiducia al governo Draghi ha segnato una radicale inversione di marcia e una evidente sottomissione all'agenda della destra sovranista, che chiedeva di anticipare il voto per incassare subito una probabile vittoria".