Provvedimento approvato con 279 voti a favore, 143 contrari e 3 astensioni. Pd: "Miglioramenti per le donne". Ncd: "Datori più liberi"
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L'Aula della Camera con 279 voti a favore, 143 contrari e 3 astensioni ha dato il via libera definitivo al decreto lavoro, che è quindi legge. Il testo, secondo Elisa Simoni, esponente Pd, "consente un equilibrio tra le ragioni dei lavoratori e quelle delle imprese" e contiene "miglioramenti per la condizione della lavoratrice donna, e per l'apprendistato c'è la conferma dell'obbligo di formazione".
"Il dl lavoro mantiene inalterata nella sua formulazione finale la sostanza delle correzioni apportate in prima lettura alla Camera. Questo per il Pd è un elemento di grande soddisfazione perché, nonostante i proclami del Ncd, non si è tornati al testo originale", commenta il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.
"L'impegno - aggiunge - si sposterà sul tema della delega e sui suoi capisaldi essenziali come il contratto di inserimento a tempo indeterminato, per il quale dovrà valere a regime anche la tutela dell'articolo 18 e sugli ammortizzatori sociali, che andranno estesi anche ai lavoratori precari. Noi siamo infatti d'accordo su questa tipologia contrattuale ma a condizione che si preveda una prova lunga e che, terminato quel periodo, ci sia una stabilizzazione".
Sacconi: "Datori di lavoro più liberi" - "Dl lavoro, tutto è bene quel che finisce bene. Da oggi ogni datore di lavoro è più libero". Lo dichiara su Facebook Maurizio Sacconi, capogruppo Ncd al Senato. "Ora, sulla base dei contratti fatti o su quelli da fare, ad ogni livello, gli stessi vincoli rimasti possono risultare attenuati", sottolinea.
Bonanni: "Aggiunge una flessibilità ad un'altra" - "Il contratto a termine di per sé è garantista ma le ultime modifiche fatte, che sono frutto di mediazione politica, hanno reso non credibile la flessibilità apportata perché ad una flessibilità se ne è aggiunta un'altra". E' la critica del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Bonanni specifica poi che per la Cisl "la vera precarietà sono le false partite Iva e il Co.co.pro, spero che il governo apra questo tema come ha detto".
Deputata M5S fa suonare una sveglia in Aula - Prima dell'approvazione non sono mancate le proteste. Al termine delle dichiarazioni di voto la deputata del M5S, Tiziana Ciprini, infatti ha portato in Aula una sveglia. "La vostra ora è suonata", ha detto, attivandone la suoneria vicina al microfono affinché il trillo echeggiasse nell'Emiciclo. Immediata la reazione della presidente Laura Boldrini che ha ordinato la rimozione della sveglia, che però ha continuato a suonare per un po'.