L'attacco

Olimpiadi, Salvini contro la cerimonia d'apertura: "Cristiani insultati, francesi squallidi" | Anche FdI attacca: "Blasfema e inutile la parodia dell'Ultima cena"

Il leader della Lega posta sui social un collage con l'affresco di Leonardo accostato allo show delle drag queen. Il ministro Roccella: "Cerimonia escludente e divisiva"

27 Lug 2024 - 20:25

"Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi". Lo scrive sui suoi social il leader della Lega Matteo Salvini pubblicando un collage di immagini. Da una parte una foto dell'affresco dell'Ultima cena di Leonardo, dall'altra lo show delle drag queen durante la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici a Parigi.

Roccella: "Cerimonia escludente e divisiva"

 Alle critiche si unisce anche il ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, che sulla sua pagina Facebook scrive: "Uno spettacolo 'international style' molto discutibile e ben poco inclusivo: se il direttore artistico Thomas Jolly voleva che 'ciascuno si sentisse rappresentato', il risultato è stato l'opposto: tanti, troppi si sono sentiti emarginati e soprattutto non rispettati nelle diverse sensibilità". 

Fratelli d'Italia: "Blasfema e inutile la parodia dell'Ultima cena"

 Anche da Fratelli d'Italia arriva una condanna della parodia, che ha suscitato forti polemiche anche in Francia, con la deputata Maddalena Morgante, responsabile di "Famiglia e valori non negoziabili" del partito. "Blasfemo, divisivo, inutile e provocatorio - scrive Morgante sui social -. Una sintesi dello spettacolo messo in scena alla cerimonia d'apertura delle Olimpiadi. Mi domando la ragione per cui un evento che dovrebbe insegnare e manifestare valori come l'unità, la pace e il rispetto, permetta l'offesa pubblica alla fede dei cristiani di tutto il mondo con una parodia dell'ultima cena in chiave Lbtq+. E' stato uno spettacolo irrispettoso e offensivo, in particolare per quei milioni di cristiani perseguitati in tutto il mondo. Sarebbero questi i modelli di tolleranza e inclusione ai quali chiunque dovrebbe piegarsi? No, grazie". 

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