SCONTRO TRA MINISTRI

Ong e migranti, Alfano: "Ha ragione il pm Zuccaro" | Orlando: "Prima dovʼeri?"

E' scontro tra ministri sulle dichiarazioni del procuratore di Catania. Il premier Gentiloni: "Ong preziose, ma la magistratura vada avanti". Grasso invece critica il pm: "Sbaglia a parlare prima delle indagini"

29 Apr 2017 - 20:22

E' scontro nel governo dopo le parole del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro sui rapporti tra Ong e trafficanti di migranti. "Io gli do ragione al 100%", dice il ministro degli Esteri Alfano. Ribatte Orlando, ministro della Giustizia: "Non si era accorto quand'era ministro dell'Interno?". Il premier Gentiloni: "Ong preziose, ma la magistratura vada avanti". Al pm arrivano invece critiche da Grasso: "Parla d'indagini fuori ordinamento".

Per il presidente del Senato è sbagliato che un magistrato parli prima delle indagini e "tutto questo è stato strumentalizzato da una parte politica che è contro l'accoglienza, contro l'integrazione". E sugli attacchi del M5s a chi accusa il pm Zuccaro, Grasso dice: "Il problema è che chi cavalca quelle dichiarazioni poi difende la fonte di quelle dichiarazioni". "Bisogna scindere il problema politico dal problema giudiziario e delle indagini, sono due aspetti assolutamente diversi", aggiunge.

Anche il premier Paolo Gentiloni è tornato sulla vicenda. "Se ci sono da parte della magistratura delle informazioni attendibili e credibili - afferma - non sarà certo il governo a contrastarle, ma distinguiamo questo dal fatto che per noi l'attività delle organizzazioni di volontariato è preziosa e benvenuta". "L'attività delle Ong - aggiunge - è preziosa e benvenuta". Ci sono traffici? "La magistratura indagherà". I volontari che salvano vite umane "sono benvenuti".

Per il ministro degli Esteri Angelino Alfano "il procuratore Zuccaro non ha generalizzato, non ha sparato genericamente su tutte le Ong, ma occorre andare fino in fondo e penso". E ancora: "Sono degli ipocriti e dei sepolcri un po' imbiancati tutti quelli che si indignano a comando. Cioè, se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora i magistrati possono parlare; se dicono cose che a loro non piacciono, i magistrati devono stare zitti".

"Spero che non sia solo la Procura di Catania a occuparsi di questa vicenda: noi abbiamo fatto un grande sacrificio nel salvataggio di vite umane. Però - prosegue Alfano - bisogna anche capire come fanno alcune Ong, e non tutte, neanche la mia è una generalizzazione, a spendere tutti questi soldi solo con i finanziamenti dei sostenitori. Boh, vediamo. Bisognerà accertarlo e spero che siano alcune, e non una sola, le Procure che lavorano su questo".

Sul caso delle Ong, sostiene il ministro della Giustizia Andrea Orlando, "Alfano ha più elementi di me" per giudicare le affermazioni del procuratore di Catania, "perché ha fatto il ministro dell'Interno". "Ma se dice che ha ragione, la domanda che sorge spontanea è: non se n'è accorto quando era ministro degli Interni?". Orlando, candidato alla segreteria del Pd, ironizza anche sulla convergenza di posizioni tra Alfano e Di Maio: "Magari in futuro potrebbero fare anche alleanze insieme", scherza.

Alfano: "Orlando assente, io corretto" - Il botta e risposta tra i due ministri è andato avanti tutta la giornata. "Non cercavo la polemica col collega Orlando e mi sorprende la sua dichiarazione. Ho difeso il procuratore. Ho fatto la dichiarazione che avrebbe dovuto fare il Guardasigilli Orlando se non fosse assente da via Arenula. Il Guardasigilli, ormai, è in campagna elettorale permanente ed è assente da via Arenula. Dunque, non ricorda che un ministro dell'Interno non parla delle inchieste dei magistrati".

"Spero - prosegue il titolare della Farnesina - che quando tornerà in funzione come Guardasigilli, tutto riaffiori alla sua memoria". Dunque nessuna distrazione. "Sono stato un ministro dell'Interno corretto e non ho parlato pubblicamente delle inchieste dei magistrati di Catania, se non per congratularmi con loro". "Faccio notare, infine, ad Orlando - conclude Alfano - che io non ho commentato un'inchiesta, ma ho difeso un magistrato dalle accuse da lui ricevute per avere espresso la propria opinione. Forse avrebbe dovuto farlo il ministro della Giustizia".

Di Maio: "Attaccano Zuccaro? Indaga su Cara Mineo..." - "Perché la politica sta attaccando Zuccaro? Forse perché sta indagando sul Cara di Mineo? Il serbatoio di voti dei partiti siciliani e non solo". Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook tornando sul caso Ong-migranti.

"Il governo ha iniziato una crociata contro il procuratore di Catania Zuccaro e ha chiesto di farsi spalleggiare dai due Presidenti delle Camere - Boldrini e Grasso - che dovrebbero essere due cariche al di sopra delle parti e che invece hanno deciso di prendere parte alla fiera dell'ipocrisia sulle Ong. Da queste persone non accetto lezioncine sulla responsabilità delle cariche istituzionali!".

"La ridicola indignazione di questi giorni la ricordo, è la stessa di due anni fa, quando attaccavamo le cooperative che facevano business sull'immigrazione. Poi - conclude Di Maio - hanno dovuto chiederci scusa perché avevamo ragione. Faranno lo stesso sullo scandalo Ong. Vedrete".

Grasso a Di Maio: "Quante lacune, impara" - Non si è fatta attendere la reazione di Grasso a Di Maio: "Caro Luigi, sei giovane, ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare. Hai già dimostrato più volte di avere grosse lacune in storia, geografia e diritto: qualche lezione ti sarebbe utile". Così il presidente del Senato su Facebook. "Nessuno, il Governo, un blog o una impresa privata, ha mai nemmeno provato - aggiunge - a suggerirmi cosa pensare o dire. Anni di magistratura mi hanno insegnato abbastanza per avere una opinione fondata sui temi della giustizia, delle indagini, e di quando è opportuno che un procuratore parli delle sue informazioni, se suffragate da solidi elementi probatori".

Di Maio: "Pd prendeva soldi da business sui migranti" - Di Maio ha poi, a sua volta, replicato a Grasso. "Continuano gli attacchi. Il Presidente del Senato Grasso dice che sul caso Ong ho qualche lacuna e ho bisogno di qualche lezione. Caro Grasso, io non smetto mai di imparare nella vita, ma dal suo partito che prendeva soldi dal business degli immigrati non ho proprio nulla da apprendere. Anni e anni di magistratura eppure le è sfuggito". Così l'esponente pentastellato su Facebook.

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