Il Capo dello Stato: "Necessario rinsaldare la cooperazione internazionale e la fiducia tra le Nazioni e accelerare gli obiettivi di sviluppo sostenibile"
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"Fronteggiamo oggi un pericolo che mina il rapporto di fiducia con le istituzioni e tra i Paesi, quello della disinformazione. Libertà d'informazione è un valore che preserva la democrazia". Parlando all'Onu nell'ambito della conferenza su pace, giustizia e istituzioni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato l'allarme sui rischi della disinformazione. "Con le Nazioni Unite dobbiamo lavorare per ricostituire la fiducia tra le nazioni, rinsaldare la cooperazione internazionale e tessere nuove reti di comprensione e collaborazione", ha aggiunto il Capo dello Stato.
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"L'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ha il merito di avere fornito un orizzonte concreto per il loro realizzarsi, indicando un percorso che tutti gli Stati Membri si sono impegnati a perseguire nell'interesse dei popoli, che passa anzitutto dalla preservazione del pianeta, il luogo che abitano" ha aggiunto Mattarella. Giunti alla seconda metà del cronoprogramma di attuazione dell'Agenda, una decisa accelerazione verso il raggiungimento dei nostri obiettivi comuni appare imprescindibile, come riaffermato, lo scorso settembre, durante l'ultimo Vertice Onu in materia".
Il Capo dello Stato osserva però che il contesto complesso in cui ci troviamo rende difficile il raggiungimento di questi obiettivi: "All'intensificarsi degli effetti negativi del cambiamento climatico si aggiunge il proliferare di drammatici conflitti che allontanano dal dare priorità all'agenda stessa. Le conseguenze sono disastrose: allo stato attuale solo una modestissima percentuale degli obiettivi dell'Agenda 2030 sarebbe raggiungibile nei tempi dati".
Il Presidente della Repubblica fa riferimento anche ai conflitti in corso: "È sulla base di questo approccio che l'Italia dispiega la sua azione, con ferma determinazione nel sostenere gli strumenti di dialogo basati su quel principio di multilateralismo che oggi vediamo cosi' drammaticamente messe in discussione dall'aggressione russa all'Ucraina e dalle conseguenze dell'irrisolto conflitto israelo-palestinese. Non possiamo continuare ad attardarci in relazioni fra Paesi basate su visioni ed eredità ottocentesche, su pulsioni di potenza".
"Pace e sviluppo hanno destini incrociati. Non può esservi l'uno, senza l'altra. Viviamo in un'epoca con il maggior numero di conflitti dalla fine della seconda guerra mondiale che divorano enorme risorse nella corsa agli armamenti, sottraendole allo sviluppo", conclude Mattarella.