Il premier accusa il ministro di aver provocato "troppi strappi istituzionali", sottolinea che sei Paesi "sono pronti ad accogliere i profughi" e avverte: "La politica non è potere ma responsabilità"
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Su Open Arms da parte di Matteo Salvini c'è stato "un chiaro esempio di sleale collaborazione" secondo Giuseppe Conte, che accusa il ministro dell'Interno in una lettera aperta. E' stato "l'ennesimo caso", scrive il premier, "e non posso accettarlo". "La tua foga politica - continua - ha portato a veri e propri strappi istituzionali".
"Gentile Ministro dell'Interno, caro Matteo - così si apre il testo -, ti scrivo questa lettera aperta perché il caso della nave Open Arms domina ormai le prime pagine dei giornali e perché sono costretto a constatare che anche la corrispondenza d'ufficio tra la Presidenza del Consiglio e il Viminale viene poi riportata sui giornali e allora tanto vale renderla pubblica all'origine, per migliore trasparenza anche nei confronti dei cittadini".
"Troppi strappi istituzionali" - "Siamo ormai agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo - riprende il premier -. Abbiamo lavorato fianco a fianco per molti mesi e ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo. La tua foga politica e l'ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare slabbrature istituzionali, che a tratti sono diventate veri e propri strappi istituzionali".
"Migranti, soluzione europea o saremo isolati" - Tornando sul tema migranti, secondo Conte "questo è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l'Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà nuovamente, via via, sempre più ingestibile. In definitiva, se davvero vogliamo proteggere i nostri interessi nazionali, non possiamo limitarci a esibire posizioni di intransigenza assoluta".
"Sei Paesi pronti all'accoglienza" - "Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti - continua la lettera -. Ancora una volta, i miei omologhi europei ci tendono la mano".
"Non basta la politica dei porti chiusi" - E ancora, sul tema migranti: "Comprendo la tua fedele e ossessiva concentrazione nell'affrontare il tema dell'immigrazione riducendolo alla formula dei porti chiusi. Sei un leader politico e sei legittimamente proteso a incrementare costantemente i tuoi consensi, ma il tema è complesso. Va affrontato con una politica di ampio respiro, come ho provato a fare sin dal primo Consiglio europeo a cui ho partecipato, a fine giugno 2018, evitando di lasciarci schiacciare dai singoli casi emergenziali".
"La politica è responsabilità" - Infine, il premier sottolinea: "Il consenso politico a cui ogni leader aspira si nutre della fiducia degli elettori. Ma se non alimentiamo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche, si crea un cortocircuito e alla fine prevalgono rabbia e disaffezione. Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione. Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l'associano al potere. Io l'associo a una enorme responsabilità".
Zingaretti: "Bene Conte, la strategia dell'odio aggrava i problemi" - "Bene Conte. La strategia dell'odio non risolve i problemi, li aggrava e li scarica su esseri umani". E' quanto scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti commentando la lettera del premier a Matteo Salvini sul caso Open Arms. "La vicenda della nave ferma a Lampedusa - chiarisce ancora Zingaretti - è l'ennesima prova del fallimento della politica di questi mesi".