Al centro del caso l'uso da parte dei pm di Firenze di messaggi privati (chat e mail) del leader di Italia Viva quando era già senatore
Il Senato approva, con 167 voti favorevoli, 76 contrari e nessun astenuto, la relazione della Giunta delle immunità sul caso Open in cui è coinvolto Matteo Renzi, indagato per finanziamento illecito. Viene in sostanza sollevato un conflitto di attribuzione alla Corte costituzionale contro i magistrati di Firenze, che avrebbero inserito nel fascicolo dell'inchiesta chat e mail del leader di Italia Viva quando era già senatore: avrebbero dovuto prima chiedere una formale autorizzazione a Palazzo Madama.
Il leader di Italia Viva è andato via prima della votazione, ma tutto quello che aveva da dire lo aveva fatto sentire all'Aula durante i 25 minuti del suo intervento, nel corso del quale ha attaccando soprattutto magistratura e stampa. "Che i pm non abbiano seguito le regole lo ha stabilito la Cassazione, con cinque decisioni. - ha detto -. Si vergogni chi pensa che qua stiamo attaccando la magistratura, noi la rispettiamo. Chiediamo che la politica faccia i conti con la realtà, senza alcun attacco alla magistratura".
"Su questo tema - ha quindi sottolineato - si combatte una battaglia di civiltà giuridica e di dignità della politica. Qua parliamo di Costituzione". E tra gli applausi del suo gruppo ha tirato dritto a quello che secondo lui è il cuore della questione: "Fare politica non è reato, è questa la differenza da capire altrimenti il giustizialismo è già dentro di noi".
Per il fondatore di Italia Viva non spetta ai magistrati stabilire cosa sia un partito e cosa no. Si tratta di "denari trasparenti" e "bonificati" ha assicurato. Poi si è rivolto con forza alla stampa: "Difendiamo la libertà di informazione, ma non restiamo in silenzio davanti a una velina della procura che vale di più di una sentenza della Cassazione". Infine una nota personale "Non è consentito a nessuno violentare la vita delle persone pensando che questo sia giusto", ha detto riferendosi alla lettera "intima" di suo padre Tiziano "data in pasto" ai media. "Vi auguro non accada a voi quello che è accaduto a me", ha quindi concluso.
Contrari solo M5s e Leu, Renzi: "Maggioranza schiacciante"Il Pd ha votato a favore, insieme a Forza Italia, Lega, FdI e Iv. Contrari, invece, M5s e Leu. "Il Senato si è espresso con una maggioranza schiacciante perché anche i pm fiorentini rispettino la legge e la Costituzione. Una bella giornata", ha scritto su Facebook Renzi.
Lega: "E' scelta a favore delle libertà democratiche" "Non è un voto a favore del senatore Renzi, ma a favore del rispetto delle regole costituzionali e delle libertà democratiche di questo Paese", ha dichiarato in Aula il senatore leghista Emanuele Pellegrini. "Dobbiamo sostenere questa norma, perché è la base della libertà democratica. Noi siamo espressione di un voto, di un popolo. La Costituzione la devono rispettare tutti, noi in primo luogo, ma anche tutti i poteri dello Stato", ha aggiunto.
Pd: "Tutti devono rispettare la Costituzione, anche i magistrati" "Un intervento molto misurato oggi di Matteo Renzi in Senato. Il leader di Iv non ha parlato a nome di una parte o dell'altra, ma a nome di tutti coloro, che hanno a cuore la dignità della politica. L'Aula oggi ha detto che tutti devono rispettare la Costituzione: i parlamentari certo, ma anche i magistrati". E' il commento del senatore Pd Andrea Marcucci.