Il confronto tra i 2 leader in particolare sulla gestione del fenomeno migratorio. Lega: "La Germania 80 anni fa usava l'esercito, ora i clandestini". Tajani: "Non si possono portare tutti i profughi in Italia"
Il premier Giorgia Meloni ha avuto "un lungo e cordiale incontro" a Palazzo Chigi con il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Lo rende noto l'ufficio di presidenza del Consiglio al termine del faccia a faccia, durato oltre un'ora, tenutosi al termine dei funerali di Stato di Giorgio Napolitano. I due leader, si legge nella nota, "hanno discusso delle principali tematiche internazionali, con particolare attenzione alla gestione dei migranti e alle priorità economiche europee". Tajani: "L'Italia non è il luogo dove portare tutti i migranti".
Dopo le esequie del presidente emerito, i due leader hanno lasciato a piedi Palazzo Montecitorio attraversando insieme piazza Colonna per entrare nella sede del governo italiano. Meloni e Macron hanno discusso sulla gestione del fenomeno migratorio e sulle problematiche economiche Ue in vista del vertice "Med 9" di venerdì a Malta e del Consiglio europeo informale della settimana prossima a Granada, in Spagna. L'importante faccia a faccia arriva a breve distanza dalla dura lettera del premier italiano a Scholz sul finanziamento tedesco alle ong che operano in Italia.
Intanto la Lega, con il vicesegretario Andrea Crippa, torna ad attaccare Berlino: "Ottant'anni fa il governo tedesco decise di invadere gli Stati con l'esercito ma gli andò male, ora finanziano l'invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici", afferma ad Affaritaliani. "Sicuramente in Germania non vogliono né Salvini né Meloni al governo e vorrebbero o un governo tecnico, Monti o Draghi o chicchessia, o di sinistra, Schlein o altri. Da come si sta comportando il governo tedesco è del tutto evidente che non vuole che in Italia governi il centrodestra, che mette in discussione assetti ed equilibri europei. A Berlino fanno di tutto per mettere in difficoltà il governo italiano nella speranza di farlo cadere. Ma falliranno come fallirono ottant'anni fa", conclude il vicesegretario leghista.
Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani torna sulle polemiche con la Germania e al Tg4 spiega che il problema con Berlino è "legato al finanziamento a ong che poi devono portare i migranti in Italia. Perché non finanziano ong che portano i migranti in Germania? L'Italia non può essere scelta da tutto il resto dell'Europa come luogo in cui portare tutti i migranti".