Il fondatore di Wikileaks: "Il vostro esempio mi dà conforto"
"Il Movimento 5 stelle ha sbaragliato la stampa corrotta, il vostro esempio mi dà conforto e speranza". Lo ha detto il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, in collegamento da Londra con Beppe Grillo per la chiusura di Italia 5 Stelle, la kermesse del movimento in corso a Palermo. "Il dovere di ogni giornalista è dire la verità, la guerra è causata anche dalle menzogne".
"Morti delle guerre causate dalle menzogne della stampa" - "Mi sono preoccupato di studiare le guerre e in particolare le morti delle guerre. Morti causate dalle menzogne che leggiamo sulla stampa. Il dovere del giornalista è osservare, comprendere e dire la verità. Ciò che ci rende una comunità è la comunicazione", ha spiegato Assange. "Io sono detenuto illegalmente da ben 6 anni. Sono sempre sotto accusa, e lo è anche la mia organizzazione. Una ragazza è stata condannata a 35 anni. Sono in una situazione difficile, ma voi dall'Italia mi date conforto e speranza".
Grillo: "I nostri giornalisti? Parlano dei peli sulle gambe della Raggi" - Sul palco di Palermo, Grillo torna ad attaccare la stampa. "Un'infamia giornalistica ci ha portati qua a difenderci. I nostri giornalisti hanno circondato la Raggi, scrivono pezzi sulla cellulite della Raggi, sui peli delle gambe della Raggi: questo è il nostro giornalismo medio di oggi", ha detto. "Se dopo questa merda galattica che ci hanno buttato addosso, abbiamo perso solo lo zero virgola per cento, vuol dire che la gente non legge i giornali e non vede questi talk show: se ne sbatte".
Ad Assange: "Faremo qualcosa per te" - Poi saluta Assange, assicurandogli: "Faremo qualcosa per te. Vedremo, una petizione all'Onu, e ti verremo a trovare, se ci pagate il viaggio... Scherzo".
"Vittoria a Roma dimostra che l'impossibile non esiste" - Infine Grillo torna sulla vittoria di Virginia Raggi a Roma. "Ci sono cose impossibili che diventano possibili. Dieci anni fa c'erano due cose impossibili, che un aereo a pannelli solari potesse fare il giro del mondo e che noi vincessimo a Roma. Più voliamo in alto, più quelli che non volano ci sembreranno sempre più piccoli. Noi il 20 di giugno dicevamo che era impossibile vincere le elezioni a Roma - ha ricordato -. Questo dimostra che l'impossibile non esiste".
Lancio di palloncini in ricordo di Casaleggio - La chiusura della kermesse è in ricordo di Gianroberto Casaleggio. "Italia 5 Stelle è stata voluta fortemente da lui, che voleva che almeno una volta all'anno il M5s si incontrasse: dedichiamo a lui questa festa. Vorremmo che arrivassero a lui i nostri palloncini che sono i doni che ci ha lasciato", ha detto con la voce rotta dalla commozione la deputata e organizzatrice dell'evento, Roberta Lombardi.