Il sindaco, che si assume la piena e unica responsabilità dell'atto, ritiene che applicare il dl voluto da Salvini comporterebbe il rischio di violazione dei diritti umani
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Leoluca Orlando, nonostante il divieto contenuto nel dl Sicurezza, ha firmato i primi provvedimenti per l'iscrizione all'anagrafe di quattro stranieri con permesso di soggiorno in corso per motivi umanitari e come richiedenti asilo. Nei giorni scorsi il sindaco di Palermo aveva annunciato che avrebbe sospeso, nella sua città, gli effetti del decreto, definito "disumano e criminogeno".
Dopo le verifiche di legge da parte della polizia municipale, sarà formalizzato il rilascio della residenza con l'iscrizione degli stranieri sul portale anagrafico attraverso le credenziali d'accesso del sindaco, che così si assume la piena e unica responsabilità dell'atto.
I quattro provvedimenti erano stati ritenuti "irricevibili" dall'anagrafe alla luce del decreto voluto dal vicepremier Matteo Salvini, ma il sindaco ha deciso di agire direttamente come "ufficiale di governo e ufficiale d'anagrafe".
Orlando fa riferimento "alle statuizioni a livello internazionale e alla vigente normativa costituzionale italiana per evitare, in caso di errata applicazione, il rischio di violazione dei diritti umani e conseguente violazione della legge umanitaria internazionale, al fine anche di non pregiudicare l'attuazione dei diritti fondamentali della persona".
Per il primo cittadino di Palermo, "è obbligo del sindaco rispettare la Costituzione e ad essa adeguare la propria attività, procedendo ad una doverosa lettura costituzionalmente corretta e sistematicamente adeguata". Duecento le pratiche in attesa.