L'amica Rita parla di Emma e della rottura con il leader radicale: "Non lo ha mai cercato, nemmeno al telefono"
Lei, Rita Bernardini, di Marco Pannella conosceva ogni cosa. Del resto lui, il guerriero, con i suoi compagni di battaglia aveva un rapporto speciale, intimo, profondo. Con tutti, anche con Emma Bonino: amica, collega, combattente al suo fianco, fino a un certo punto. Una discussione in una delle tante riunioni politiche, poi il silenzio. A ricordarlo, con rammarico, è proprio la Bernardini in un'intervista al Corriere della Sera: "Non è mai andata a trovarlo, negli ultimi tre mesi. Ma non si sentivano da molto. Nemmeno una telefonata".
Tutto nacque da un dissidio, uno dei tanti: "Le disse: non hai visione politica. Lei se la prese - ricorda Rita- ma quante volte ci disse di peggio?". Da quel contrasto più niente: "Ogni tanto glielo chiedevo: Emma ha telefonato?. Lui scuoteva la testa. Un giorno gli ho chiesto: ma tu vuoi bene a Emma?. Lui ha risposto: certo, che domanda stupida". Ma nonostante l'affetto non si sono mai più riavvicinati: "E' un peccato - aggiunge la Bernardini - soprattutto per lei. Penso che ci starà molto male, proverà rimorso". Del resto, chi conosceva Marco amava di lui ogni cosa, anche la sua irruenza: "Litigava spesso, con tutti. Era il suo modo di dialogare. La prima volta che andai in tv venne da me e mi insultò. Ci rimasi malissimo - ricorda - poi feci un buon intervento. Al ritorno mi disse: lo vedi che ho fatto bene ad insultarti". Parlava molto, troppo forse, ma aveva una grande qualità: "Ascoltava, nel profondo. Anche quando non sembrava"