Il leader dei Radicali italiani, costretto a casa in questi giorni per le sue condizioni di salute, ha ricevuto visita da Renzi, Letta e Berlusconi e le telefonate di Mattarella e Napolitano
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Un lungo weekend di sostegno, incoraggiamento, ammirazione e ringraziamento per Marco Pannella, il leader dei Radicali italiani provato dalla malattia e relegato da una settimana nella sua casa romana. Continuo il via vai di visite da parte dei vertici della politica italiana: dopo Giachetti e Renzi e la chiamata del Presidente della Repubblica Mattarella, si sono registrati gli incontri con Silvio Berlusconi e Gianni Letta e la lunga telefonata di Giorgio Napolitano.
Da una settimana Marco Pannella non si reca alla sede del Partito Radicale e quindi in tanti manifestano affetto e sostegno per la sua lotta contro i due tumori, che lo hanno colpito. Vicinanza espressa anche su Facebook, dove vengono postate le foto dei diversi incontri. Un convivio di affetto che qualcuno, in ambienti politici e non solo, interpreta anche come una sorta di congedo da chi ha condiviso con il leader storico dei radicali battaglie, incontri ed anche scontri.
Da Silvio Berlusconi, per esempio, è arrivato un omaggio molto affettuoso: "L'ho trovato bene, di aspetto rassicurante. E' una persona che ha fatto 70 anni di battaglie politiche ed è probabilmente, anzi sicuramente, l'italiano che ha dato si più al suo Paese dal punto di vista della dialettica politica, facendo battaglie su tutto ciò su cui gli sembrava giusto impegnarsi. Un grande personaggio a cui sono molto affezionato". "Ci siamo detti che ci vedremo anche nei prossimi giorni - ha aggiunto Berlusconi - abbiamo ripercorso tutti gli episodi di politica internazionale, dall'Iraq alla Libia, di cui lui era informatissimo. E' stato un incontro anche molto piacevole come rivisitazione della storia recente in cui ci eravamo entrambi impegnati". "Se in Italia c'è una personalità che ha sempre lottato e continua a lottare per la crescita civile, morale e politica dell'Italia, questa è Marco Pannella. Siamo stati e siamo accanto a lui in tante battaglie, la prima delle quali è per una giustizia giusta. Su altre siamo stati divisi, ma da sempre ci accomuna l'amore per la libertà e per la democrazia", ha concluso l'ex premier lasciando l'abitazione del leader radicale.
Lunga e affettuosa telefonata del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. La conversazione è stata l'occasione per fare il punto sulla situazione della campagna del Partito Radicale per il diritto alla conoscenza e per la transizione allo stato di diritto. Tra i molti post comparsi sulla sua pagina Fb quello della giornalista e presidente di Italians for Darfur Antonella Napoli. "Lo conosco da quindici anni, so quanto sia forte, tignoso. So che sta combattendo con grande energia, come per ogni sua battaglia, per superare anche questo momento difficile. So che è sereno e fortunato perché ha accanto gli amici di sempre ed è giusto così. Forza Marco, ti voglio bene e sono con te. Sempre".