Si partirà dalla Camera convocata alle 10 e a seguire il Senato alle 10:30
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L' elezione dei presidenti delle Camere rappresenta il primo passo della nuova legislatura che si apre oggi a Montecitorio e a Palazzo Madama ed è propedeutica per i passaggi successivi della formazione del nuovo governo. La convocazione alla Camera è prevista alle 10, mentre al Senato alle 10:30.
La votazione è segreta e verranno utilizzati i classici catafalchi per garantirne la riservatezza. Lo spoglio invece è pubblico e avverrà in Aula. La prima seduta a Montecitorio sarà presieduta da Ettore Rosato di Italia Viva, vicepresidente anziano nella scorsa legislatura. Al suo fianco saranno presenti quattro deputati segretari provvisori, ai quali competerà tenere il conto dello spoglio.
L' elezione del presidente scatta nei primi tre scrutini se si raggiunge la maggioranza dei 2/3, pari a 267 voti. Mentre nella seconda e terza votazione, il quorum scende a 2/3 dei presenti. A partire dal quarto scrutinio poi, sarà sufficiente la maggioranza assoluta pari a 201 voti.
Diversa sarà invece, la procedura per il Senato, a presiedere la prima seduta dovrebbe esserci il senatore a vita ed ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che a causa delle sue condizioni di salute sarà sostituito da Liliana Segre.
Nei primi due scrutini per eleggere il presidente, è necessaria la maggioranza assoluta dei voti dei componenti dell'Assemblea. Se tale maggioranza non viene raggiunta (104 su 206 voti), si procederà a una terza votazione nella quale basterà la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, calcolando anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato questa maggioranza, il Senato procederà al ballottaggio fra i due candidati che avranno ottenuto, nel precedente scrutinio, il maggior numero di voti e verrà proclamato colui che ne prenderà di più.
In seguito al discorso del presidente provvisorio, la seduta sarà sospesa in quanto la Giunta per le elezioni provvisoria, dovrà dichiarare le opzioni dei parlamentari. Saranno cinque per la Camera relative agli Europarlamentari eletti a Montecitorio e ventisei per il Senato.
Successivamente, entro due giorni dalla prima seduta, i parlamentari dovranno dichiarare, entro domenica, a che gruppo aderiranno. A questo punto, i gruppi dei parlamentari saranno convocati per eleggere i rispettivi presidenti. Una volta eletti i capigruppo, si terrà una prima riunione dove si dovrà decidere quando stabilire la seduta in cui verranno eletti vicepresidenti, questori e segretari.
Infine, con l'elezione dei presidenti di entrambe le Camere, il presidente del Consiglio uscente potrà salire al Quirinale per dimettersi. Quest'ultimo resterà comunque in carica per il disbrigo degli affari correnti fino alla nomina e al giuramento del nuovo governo.