IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL 2023

Pd, Letta: "Avvicinamento con il M5s per un'alleanza. Salvini? Decida se dentro o fuori dal governo"

Il segretario Dem: "Con Conte ci sentiamo spesso, con i 5 Stelle abbiamo due anni di tempo in vista delle elezioni 2023". Poi avverte la Lega: "Mai più i loro No"

25 Apr 2021 - 15:58
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Con Conte "ci sentiamo spesso. Con i 5 stelle abbiamo governato insieme e abbiamo due anni di tempo in vista delle elezioni 2023 per fare un percorso di avvicinamento, con il Pd che costruisce un centrosinistra nuovo e allargato". Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, aggiungendo che "Conte assume la leadership del M5s e noi facciamo un lavoro nostro, sono due forze che in vista delle elezioni si avvicineranno per fare un'alleanza".

Gratitudine a Conte - Letta ha riconosciuto, parlando a "Mezz'ora in più" su Rai 3, il lavoro fatto dall'ex premier: "Conte ha fatto al scelta di guidare e trasformare i 5 stelle, è una scelta di cui bisogna essere grati", ha detto. E sull'ipotesi di un Conte federatore del centrosinistra ha aggiunto: "In verità non è mai successo, ha guidato un governo e lo ha fatto bene, con lui abbiamo collaborato e collaborato bene". 

Avvertimento alla Lega - Diverso invece il tono utilizzato nei confronti di Matteo Salvini e della Lega. "Se la Lega non vuole stare al
governo non stia al governo. Io spero che non succeda, ma mi stupisce che oggi Salvini sta partecipando a una raccolta firme contro il coprifuoco che il governo, di cui lui fa parte, ha deciso". 

La durata della legislatura - "Non voglio creare problemi, perché io voglio che il governo vada avanti per due anni fino alla fine della legislatura, ma per quanto mi riguarda io suggerisco sommessamente di considerare che è successo una volta e non deve succedere più. Chi lo fa deve tirare le conseguenze", ha detto Letta, riferendosi all'astensione della Lega nel Cdm sulle riaperture. 

Questione migranti - Letta ha poi affrontato una questione in particolare, quella dei migranti e dei salvataggi in mare. "Ci sono delle questioni che non sono negoziabili per quanto mi riguarda. I voti si possono perdere, la dignità non la trovi più quando si lasciano morire in mare delle persone, è contro le legge del mare, a prescindere che siano migranti o no", ha detto rispondendo a una domanda se non temesse su questo tema uno scontro con il leader della Lega e quindi se non fosse un pericolo per la tenuta del governo. "Su questo tema non ho nessuno dubbio a scontrarmi con Salvini anche se mi auguro non ce ne sia bisogno. Mi auguro che tutti siano un po' cambiati, l'idea di fare propaganda sulla pelle delle persone che muoiono in mare spero non venga a nessuno", ha concluso. 

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