"Siamo un partito che cambia per cambiare il Paese. Determinati davanti alle risposte sbagliate del governo Meloni. Da domani lavoriamo insieme per vincere le elezioni". Bonaccini presidente
Elly Schlein è stata proclamata segretaria del Partito democratico nell'Assemblea nazionale riunita a Roma. Ad accoglierla una standing ovation tra gli iscritti presenti, che hanno tributato un lungo applauso anche al suo sfidante alle primarie, Stefano Bonaccini. "La nostra risposta è chiara - ha detto la nuova leader del Pd -, vogliamo essere al fianco dell'Italia che fa più fatica. Affinché possano rialzare la testa, darsi strumenti di emancipazione e di riscatto. Da domani lavoriamo insieme per tornare a vincere le elezioni".
Schlein ha poi detto che il Pd è "un partito che cambia per contribuire a cambiare questo Paese, saldamente ancorato alla propria storia e ai nostri valori, alla nostra costituzione che è antifascista".
Si è poi riferita all'attuale esecutivo, dicendo: "Molti si auguravano un nostro fallimento, ma siamo più determinati di prima, per essere un partito umile nell'ascolto delle comunità e utile. Soprattutto davanti alle risposte sbagliate del governo di Giorgia Meloni, il governo più a destra della storia repubblicana. Noi siamo altro".
"Non basta una nuova segretaria - ha ripreso -. Dobbiamo farlo insieme, non ho mai creduto nell'uomo o nella donna sola al comando, ora poi che ce n'è una a Palazzo Chigi... Serve un'identità chiara, prossima, vicina, coerente, comprensibile. E' l'occasione per provare a ricucire i fili, per essere una casa aperta e accogliente. Da sola non basto".
La nuova segretaria ha voluto sottolineare che "dopo le primarie è cambiato il clima, il respiro, i colori, l'interesse, l'ho visto nella bellissima piazza di Firenze". Al popolo delle primarie "dico venite a far parte della nostra comunità, abbiamo bisogno della vostra passione e del vostro impegno". E ha aggiunto: "In una settimana ci sono state più di 10mila nuove iscrizioni. Stiamo tornando, stiamo risvegliando la speranza".
Schlein ha insistito sull'unità del partito dicendo: "Bisogna avere cura della relazione umana ancor prima di quella politica. Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne che ci sottraggono energie preziose, per costruire invece un'alternativa alle destre che governano questo Paese". E ancora: "Dobbiamo farci trovare dove non ci aspettano, dove li sorprendiamo. Con il coraggio delle nostre scelte, dobbiamo tenere insieme la coerenza e l'unità. E' importante il pluralismo, ma senza perdere la nostra identità. Non ci serve una resa dei conti, dobbiamo mettere a valore le nostre differenze. Anche dentro di noi abbiamo mali da estirpare: non vogliamo più vedere stranezze nei tesseramenti, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. E' una sfida che dobbiamo affrontare insieme, perché ne va della credibilità del Pd e su questo non sono disposta a cedere di un millimetro".
"Abbiamo fatto un congresso, è vero, ma da domani lavoriamo insieme per tornare a vincere le elezioni".
Dopo che Elly Schlein ha proposto "di votare Bonaccini come presidente", l'assemblea del Partito democratico lo ha eletto, con un voto contrario e due astenuti. La segretaria ha poi ringraziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per essere andato a Cutro "a rappresentare tutti dopo il silenzio e l'assenza del governo", suscitando un lungo applauso dall'assemblea dem. E ancora, ha rivolto il suoi auguri a Papa Francesco per i suoi dieci anni di pontificato citando l’enciclica "Laudato si'".
Anche Stefano Bonaccini ha puntato l'attenzione sull'unità dicendo: "Questo è il tempo di unire, non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd". Inoltre Bonaccini ha sottolineato che "il Pd è casa mia, io non mi sento in minoranza e tantomeno opposizione. Il successo di questo partito mi e ci riguarda tutti allo stesso modo. Mi metto e ci mettiamo a disposizione per dare una mano, per unire attraverso un confronto franco, leale e costruttivo".
Infine, sono state votate alla vicepresidenza la deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredano Capone, entrambe all'unanimità. Al congresso, sia Gribaudo sia Capone avevano sostenuto la candidatura di Elly Schlein. Il nuovo tesoriere è invece il senatore Michele Fina.
Esponenti di Articolo Uno, come Alfredo D'Attorre a Maria Cecilia Guerra, sono entrati nella direzione del Pd, appena eletta dall'assemblea. Fra i componenti, anche rappresentanti delle Sardine: Mattia Santori e Jasmine Cristallo. Fa parte della direzione anche l'ex segretaria della Cgil, ora senatrice, Sussanna Camusso